"Voglio ringraziare il Signore - afferma don Roberto Grifaci -, perché mi ha dato questo grande dono sicuramente non meritato, ma nella sua bontà e misericordia Lui sa chi scegliere. Poi mi affido al Signore. Dico “Ci penserai Tu nel mio ministero, mi darai Tu la forza di esserti sempre unito”. Lo ringrazio, perché si è manifestato sia nelle vicende positive, ma soprattutto in quelle negative"
"Anche la nostra fondazione - spiega l'arcivescovo Valentinetti - ha dovuto chiudere i suoi servizi riabilitativi, a seguito dell'ordinanza del presidente della Regione che ha sospeso le attività ambulatoriali pubbliche e private convenzionate. Per questo, abbiamo stabilito di renderci disponibili almeno nelle necessità più urgenti"
"L’augurio ai parrocchiani – afferma don Pierluigi Pistone, l’ex parroco – è che questa loro "casa" sia vissuta e praticata come loro sono abituati a fare, anche di più. Un luogo da utilizzare per l’incontro con il Signore non solo domenicale, ma quotidiano, per una chiesa che non sia solo ricostruita da mattoni ma da pietre vive"