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Borghezio e Gf, specchi di una Italia decadente

La volgarità non chiede altra volgarità, ma “autocritica”

Fa più auditel un litigio in diretta tra gente “comune”, messa appositamente dentro una casa, o il linguaggio oltraggioso di politici di secondo piano? Una frase volgare, simil bestemmia, del Grande fratello o un’affermazione irriverente di un leghista? Sono le domande dal sorriso amaro che hanno “stimolato” l’editoriale del martedì di LaPorzione.it, dopo aver sfogliato, stamane, pagine di quotidiani e fatto un po’ di zapping tra notiziari televisivi.

«Il comportamento di molte parti delle zone terremotate dell’Abruzzo è stato singolare – è l’affermazione risuonata nell’etere di Mario Borghezio,  politico piemontese della lega Nord, al programma tv in onda su You Tube KlausCondicio – abbiamo assistito per mesi a lamentele e sceneggiate, eccezioni ci sono dappertutto, ma complessivamente è stata un po’ una riedizione rivista e corretta dell’Irpinia».

L’Abruzzo dei “forti e gentili”, quell’Abruzzo che al pianto del dolore per le centinaia di vittime del terremoto – o meglio, presumibilmente, delle negligenze nelle costruzioni delle strutture – ha sostituito la forza di reagire, di rimboccarsi le maniche, seppur nell’impotenza di una ricostruzione ripensata dall’alto, quella stessa Regione del centro sud, sostenuta da tante associazioni del Nord, è diventata, ora, un peso per l’Italia, frignante come la maggior parte dei partecipanti al programma più lungo, più criticato e perciò “visto” della tv.

Tante le risposte di disapprovazione alla “genialità” dell’imprudente avvocato ed ex presidente del cosiddetto “Governo della Padania”,  da Cialente a Chiodi, da sinistra a destra, dal centro in alto, ma tante, anche, le repliche cadute sullo stesso piano che fanno dell’idea del federalismo più una divisione razziale, che una autogestione responsabile!

Certo è che le parole dell’ex sottosegretario alla Giustizia non possono essere usate solo politicamente – nell’accezione ormai “volgare” della parola. Il leghista viene accusato di fare “elettoralismo” anche con una affermazione tanto idiota e imprevidente e rispondendo alle sue provocazioni si continua a cercare il consenso popolare, o di una parte di popolo. Insomma, il gioco, da una parte e dall’altra, è sempre lo stesso!

Ben vengano le critiche degli italiani, degli aquilani, di tutti gli abruzzesi, della gente comune, vere ed uniche “vittime” del sisma dell’aprile 2009 e di due anni di liti, di rimbalzi di responsabilità. Ben vengano le rischiste di scuse e di espulsione dal partito di personaggi che non sanno dosare le parole e continuare ad essere politici “diplomatici” – del resto al Gf , i tre peccatori, pur passando dal perdono del confessionale – sono stati eliminati. Ben vengano le prime pagine di giornali, gli editoriali – anche quelli di LaPorzione.it – le interviste in tv scandalizzate dall’ennesima offesa dei “foulards” verdi. La dichiarazione di Borghezio, però – che tra l’altro ha successivamente precisato, parlando con l’agenzia AdnKronos, che il suo disappunto è per l’atteggiamento che le amministrazioni del meridione mettono in campo di fronte ai problemi – deve, anche, far riflettere e deve stimolare una autocritica, perché il padano non ha fatto altro che affermare ad alta voce, senza l’intelligenza retorica, ciò che tanti suoi colleghi, non solo nel nord-est dello stivale, pensano e non dicono – o sanno dire meglio – a seguito dell’amministrazione del post-terremoto e dello scandalo sanitopoli – solo per citare due realtà di cui tanto si è parlato, in Abruzzo, negli ultimi due anni.

La sensazione è che si continui a fare i moralisti per qualche volgare affermazione – simil bestemmia – pronunciata sottovoce, giustamente punita, ma non disturbino le coscienze, ugualmente, tette e cosce mostrate spudoratamente in tv, una politica che litiga e non costruisce, orgasmi in diretta seppur velati da una coperta, accuse e bugie di governo ed opposizioni, discorsi banali in prima serata – e qui non serve il parallelismo. Insomma è proprio vero che il Gf è lo specchio di questa Italia.

About Simone Chiappetta (548 Articles)
Direttore responsabile del notiziario online "Laporzione.it" e responsabile dell'Ufficio per le Comunicazioni Sociali dell'Arcidiocesi di Pescara-Penne. Laureato in Scienze della Comunicazione sociale e specializzato in Giornalismo ed Editoria continua la ricerca nell'ambito delle comunicazioni sociali. E' Regista e autore di
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2 Comments on Borghezio e Gf, specchi di una Italia decadente

  1. Luigi Chiappetta // 25 Ottobre 2011 a 17:39 //

    Auguri e complimenti a tutta la redazione! La Porzione.it resti sempre “libera da” e “libera di”: sarà questa la sua forza.

  2. Giuseppe // 11 Gennaio 2011 a 16:18 //

    Non sorprende di certo la dichiarazione di Borghezio non ultima certamente nel suo stile poco ” ortodosso ” . Ma conoscendo il personaggio leghista non possiamo di certo scandalizzarci più di tanto di chi esprime giudizi formulandoli a seconda di chi si trova al di sopra o al di sotto della linea geografica della pianura padana . E il pensiero di Borghezio sposa in un certo qual modo il pensiero generale dei cosiddetti politici nordisti e riferito alla nostra poca dinamicità a saper risolvere i nostri problemi una volta passata l’ emergenza terremoto . Certo, la dichiarazione di Borghezio è mal posta se ci soffermiamo al contesto terremoto de L’ Aquila , alla sua enormità di devastazione di un centro storico capoluogo di regione . I problemi si presentano enormi e complessi più di quanto forse ci si aspettasse . Sicuramente l’ esperienza Friuli della ricostruzione post terremoto non sta insegnando nulla ai nostri politici locali , ai politici nazionali venuti a L’ Aquila con le proprie cricche d’ affari . Manca certamente una visione di interesse locale forte della politica locale , orfana di uomini politici disinteressati dagli affari e dalle beghe di potere nel processo della ricostruzione ma rivestiti di amore per la propria terra . E’ lo squallore della constatata mediocrità , nullità , di una classe politica inesistente , incapace di progettare un nuovo futuro per L ‘ Aquila . E come si suol dire : il re è nudo !!! E allora l’ affermazione di Borghezio ” Abruzzo peso morto come il sud …” rischia di sposarsi con l’ amara realtà per l’ Italia tutta di un vero ” peso morto ” per la collettività nazionale se la classe politica attuale non si assume la responsabilità morale e civica di saper guardare oltre gli interessi di bottega per fare in modo che l’ Abruzzo si rialzi . Certo, occorrerebbero nuovi Gaspari o nuovi Natali che hanno fatto dell’ Abruzzo il miracolo della sua rinascita post bellica con amore della propria terra . Ma dove sono ??? Le attuali brutte e pessime loro controfigure hanno venduto gli interessi de L’ Aquila a consorterie mafiose e cricche di ogni specie . Paghiamo oggi scelte di uomini politici , di destra e di sinistra , incapaci di ogni decisione e corrotti soggiogati al loro re di Roma o dei suoi pretoriani . Abbiamo ciò che abbiamo deciso di avere !!!

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