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Consacrati ad una “sfida” educativa

Si celebra il 2 febbraio la Giornata mondiale della vita consacrata

Testimoni della vita buona del Vangelo. Questo il tema della XV Giornata mondiale della vita consacrata, istituita da Giovanni Paolo II nel 1997. L’appuntamento, come consuetudine nella festa della presentazione, il 2 febbraio, ha il triplice scopo di lodare e ringraziare il Signore per il dono della vita consacrata, promuoverne la conoscenza e la stima da parte di tutto il popolo di Dio e invitare quanti dedicano la propria vita alla causa del Vangelo a celebrare le meraviglie che il Signore ha operato in loro.

«Il nuovo decennio – ricorda Suor Graziella Montemagni, preside dell’Istituto Ravasco di Pescara – vedrà la Chiesa italiana impegnata a fronteggiare la sfida educativa, vera emergenza della vita della società e, quindi, anche della comunità cristiana. In questa Giornata vogliamo ribadire che “un ruolo educativo” particolare è riservato alla vita consacrata e ai consacrati, anzitutto come testimonianza della capacità del Vangelo di umanizzare la vita attraverso un percorso di conformazione a Cristo, casto, povero e obbediente, e in secondo luogo, attraverso le numerose opere promosse e gestite nell’ambito educativo dagli istituti di vita consacrata. La nostra Chiesa locale di Pescara-Penne – conclude la responsabile dell’Usmi – si ritroverà nella Chiesa Spirito Santo a Pescara alle 18 per una solenne concelebrazione, presieduta dall’arcivescovo mons. Tommaso Valentinetti, a cui tutti sono invitati a partecipare».

Nella nostra diocesi è presente dal 1972 una particolare esperienza di vita consacrata, che qualcuno considera “estrema” e “fuori dal mondo”, vale a dire quella della clausura del Monastero S. Maria del Carmelo di San Silvestro a Pescara. «Ci stiamo preparando alla Giornata della vita consacrata – ci dice Suor Giulia di S. Giuseppe – intensificando la nostra risposta di fedeltà alla vocazione teresiana nella vita di preghiera e di sacrificio. Oggi, come ieri, desideriamo annunciare, soprattutto ai giovani, il Cristo, Vangelo del Padre, unica Parola che salva e libera da ogni schiavitù. E lo facciamo – continua la priora del monastero – nel silenzio e nella solitudine della nostra vita, testimoniando nel concreto del quotidiano il valore insopprimibile e prezioso della vita, dono di amore del Padre, che rioffriamo a Lui per i fratelli, spendendola senza riserve in unione al sacrificio della croce. Siamo felici e libere – conclude la madre carmelitana – di appartenere a Lui solo nella pienezza della nostra umanità».

«Non ci si educa alla vita buona del Vangelo in astratto – ammoniscono i vescovi italiani nel messaggio, promulgato in occasione di questa XV Giornata – ma coinvolgendosi con Cristo, lasciandosi attrarre dalla sua persona, seguendo la sua dolce presenza». E’ un monito per tutti i battezzati, ciascuno nel proprio stato di vita, a rendere presente Dio nella storia e a far sì che ogni uomo possa incontrarlo, conoscerlo e amarlo.