La presidenza della Conferenza episcopale italiana, per evidenziare lo stretto legame tra l’Eucarestia e la carità vissuta, ha scelto proprio questa data perché si tenga in tutte le parrocchie italiane la Colletta nazionale a beneficio delle popolazioni colpite dal sisma dello scorso 24 agosto
"Tutti noi - esorta Papa Francesco - guardiamo il nostro peccato, le nostre cadute, i nostri sbagli, e guardiamo il Signore. Questa è la linea di salvezza: il rapporto tra noi peccatori e il Signore. Se io mi sento giusto, questo rapporto di salvezza non si dà"
"I primi passi del nuovo governo – commenta il Centro Astalli nel rapporto -, dopo l’ennesimo braccio di ferro compiuto mentre i migranti erano sulle imbarcazioni in attesa di un porto sicuro, si sono concentrati su una rinnovata lotta alle ong che si occupano del salvataggio in mare. E neanche le vittime del naufragio di Cutro hanno sortito alcuna reazione politica di umanità, nonostante la società civile abbia chiesto con forza un cambiamento"
"Cosa portiamo con noi ritornando nella valle della vita quotidiana? - interroga il Papa - Brillare, ascoltare, non temere. Anche noi oggi abbiamo bisogno di qualche lampo di luce per affrontare le oscurità della vita – continua il Papa, parlando a braccio -. Abbiamo bisogno della luce di Gesù, perché Lui è la luce che non si spegne anche di notte. Sempre possiamo andare avanti con la luce del Signore. Diventiamo luminosi non mettendoci sotto i riflettori, quando mostriamo un’immagine perfetta. Possiamo essere forti e vincenti, ma non luminosi. Diventiamo luminosi quando, accogliendo Gesù, impariamo ad amare come Lui"
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