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40 anni di Caritas in Italia

Presentato il programma degli eventi che ricordano il percorso della Caritas nel Bel paese

E’ iniziata a Roma presso l’Ufficio Nazionale lo scorso venerdì 1 luglio, con una conferenza stampa di presentazione, la serie di eventi che ricorderà i 40 anni di Caritas Italiana. A tenerla mons. Vittorio Nozza attuale direttore dell’organismo pastorale della CEI.

L’iter presentato proporrà un percorso tra memoria, fedeltà e profezia. Dieci appuntamenti da luglio a novembre che, attraverso otto tematiche, scandiranno l’avvicinarsi all’incontro con Papa Benedetto XVI. «Un percorso che vuole porre al centro dell’attenzione, nei vari appuntamenti che vivremo da oggi al 24 novembre (data dell’udienza papale, ndr), in modo particolare tre grandi dimensioni del cammino della Caritas nei quattro decenni: la memoria, in particolare il procedere passo dopo passo che diventa memoria; la fedeltà, nello specifico al mandato che la Caritas ricevette fin da quel 2 luglio 1971 da Papa Paolo VI e la profezia, quella capacità necessaria di cui tutti dobbiamo sentirci investiti» a parlare è proprio mons. Nozza nel presentare il programma degli appuntamenti preparato dall’Ufficio di Roma.

Il depliant realizzato dalla Caritas Italiana

Il primo dei dieci incontri si è tenuto a seguire con una tavola rotonda dal titolo: “40 anni di Caritas Italiana e immagine di Chiesa”. Gli interventi hanno visto protagonisti mons. Domenico Pompili, sottosegretario della CEI e direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali; la professoressa Chiara Giaccardi, docente di Sociologia e antropologia dei media presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e il dottor Stefano Trasatti, direttore di Redattore sociale. Molto interessanti gli spunti della professoressa Giaccardi che si è soffermata su alcune questioni di “marketing sociale” e di ricezione dell’operato della Caritas in Italia, denotando come ad oggi si faccia difficoltà nel pensarla “legata” alla Chiesa Italiana soprattutto nelle giovani generazioni. «La finalità di ogni evento – ha proseguito mons. Nozza – sta nel metterci alla “scuola di voci altre” per farci aiutare ad agganciare la memoria e individuare e sviluppare indicazioni e prospettive per il futuro»

Presente per l’occasione anche una delegazione della regione ecclesiastica Abruzzo-Molise con don Marco Pagniello, direttore della Caritas Diocesana di Pescara-Penne, don Igor Di Diomede della Caritas di Teramo-Atri e don Franco D’Onofrio della Caritas di Campobasso-Bojano.