Il cristianesimo - sottolinea Carròn - può essere la speranza per ognuno di noi, basta che avvenga quell’incontro che suscita l’io, la vita di ciascuno di noi, che fa diventare tutto nuovo, conferendoci quell’operosità di cui abbiamo bisogno"
"Non si tratta - precisa don Michele Falabretti - di rifare da capo la pastorale giovanile. Si tratta piuttosto di ripensarla a partire dal cammino di ogni singolo territorio. Si tratta di offrire strumenti di rilettura del questionario proposto dal Sinodo, anche attraverso una sussidiazione appropriata. Da qui la necessità di aprire percorsi di alleanza educativa sul territorio nelle diocesi e nelle parrocchie, alzare le competenze educative, decidendo come formare gli educatori"