"Non si arresta, purtroppo – constata il Papa -, la violenta aggressione contro l’Ucraina, un massacro insensato dove ogni giorno si ripetono scempi e atrocità. Non c’è giustificazione per questo! Supplico tutti gli attori della comunità internazionale, perché si impegnino davvero nel far cessare questa guerra ripugnante"
"Ciascuno di noi - ricorda il Papa - è chiamato a portare la luce della Parola di Dio e la forza della grazia a coloro che soffrono e a quanti li assistono, familiari, medici, infermieri, perché il servizio al malato sia compiuto sempre più con umanità, con dedizione generosa, con amore evangelico, con tenerezza"
"Una bella liturgia, sobria e partecipata - conclude l'arcivescovo Valentinetti - esprime una vita convinta di fede, una vita bella di ricerca e in cammino, sperando di poter credere, ci dà la possibilità di esprimere una liturgia vera. In questa strada bisogna tutti rimetterci alla scuola di Gesù, ridiventando discepoli"