"È stato un incontro molto bello e di famiglia - racconta monsignor Stefano Russo, segretario generale della Cei -. Viviamo il tempo dell’ascolto e come sempre il Papa, prima di tutti, ce lo testimonia. Oggi è venuto tra noi vescovi e si è messo in ascolto. Ha ascoltato i vescovi che ponevano delle domande e si è soffermato a lungo nelle risposte. Il Papa è veramente attentissimo alle nostre realtà. In ogni risposta a ciascun vescovo ha citato spesso qualcosa legata alle diocesi. È stato veramente un incontro di famiglia"
Papa Bergoglio ha quindi esortato tutti a saper essere: "Testimoni - continua - con parole e gesti quotidiani della gioia di aver trovato il tesoro del Regno di Dio, l’amore che il Padre ci ha donato mediante Gesù"
"Di fronte a qualsiasi situazione - spiega Papa Bergoglio -, dire solo una parte della verità e non l’altra. Questo è disinformare. Perché tu, all’ascoltatore o al telespettatore dai solo la metà della verità, e quindi non può farsi un giudizio serio. La disinformazione è probabilmente il danno più grande che può fare un mezzo, perché orienta l’opinione in una direzione, tralasciando l’altra parte della verità"
"Visto che il 90 % dei minori non accompagnati sbarcati in Italia ha un’età compresa tra i 15 e i 17 anni - spiega Perego -, sarà importante anche attivare da subito la formazione, oltre che di tutori adulti, anche di famiglie affidatarie disposte ad accogliere adolescenti, con un impegno preciso dei servizi territoriali. Non si potrà, infine, non attivare percorsi per un ulteriore accompagnamento a coloro che arrivano alla maggior età, fino a favorire un’autonomia. La sicurezza dei minori senza famiglia, in questo modo, sarà più garantita. Un segnale importante sul piano della politica italiana ed europea"