Secondo Amnesty nel 2017 vi sono state 993 esecuzioni in 23 Stati (1032 nel 2016, il 4% in meno), il 39% in meno rispetto alle 1.634 del 2015, il picco più alto: "I progressi dell’Africa subsahariana - commenta Salil Shetty, segretario generale di Amnesty International - rafforzano la posizione della regione come faro di speranza e fanno auspicare che l’abolizione di questa estrema sanzione, crudele, inumana e degradante, sia in vista"