Ultime notizie

La fede è personale, se comunitaria

Lo ha affermato ieri il Santo Padre Benedetto XVI, nel corso della catechesi tenuta durante l’udienza generale del mercoledì

«La tendenza, oggi diffusa, a relegare la fede nella sfera del privato contraddice la sua stessa natura». Lo ha detto il Papa il quale, nella catechesi tenuta ieri durante l’udienza generale, ha spiegato come la nostra fede è veramente personale solo se comunitaria: «Può essere la mia fede – ha spiegato il Santo Padre Benedetto XVI -, solo se si vive e si muove nel “noi” della Chiesa, solo se è la nostra fede, la fede della Chiesa. Abbiamo bisogno della Chiesa per avere conferma della nostra fede e per fare esperienza dei doni di Dio: la sua Parola, i sacramenti, il sostegno della grazia e la testimonianza dell’amore».

Il Santo Padre, Benedetto XVI

Insomma, in un mondo in cui l’individualismo sembra regolare i rapporti tra le persone, rendendoli sempre più fragili, per il Papa la fede chiama ad essere Chiesa, portatori dell’amore e della comunione di Dio per tutto il genere umano: «Non posso – ha quindi ammonito il Pontefice – costruire la mia in un dialogo privato con Gesù, perché la fede mi viene donata da Dio attraverso una comunità credente che è la Chiesa e mi inserisce nella moltitudine dei credenti in una comunione che non è solo sociologica, ma radicata nell’eterno amore di Dio. La fede, in altre parole, non è il prodotto di un mio pensiero, ma è frutto di una relazione, di un dialogo in cui il comunicare con Gesù mi fa uscire dal mio io racchiuso in se stesso per aprirmi all’amore del Padre».

In questa prospettiva, secondo Benedetto XVI, la fede cristiana è come una rinascita, in cui scoprirsi uniti non solo a Gesù, ma a tutti quelli che camminano sulla stessa via. Una nuova nascita che inizia con il battesimo e continua per tutto il percorso dell’esistenza: «La nostra fede – ha ribadito il Santo Padre – è veramente personale solo se è comunitaria. La fede nasce nella Chiesa, conduce ad essa e vive in essa, in quanto fin dagli inizi è il luogo della fede, il luogo della trasmissione della fede, in cui siamo immersi nella comunione con gli altri fratelli e sorelle di fede, con l’intero corpo di Cristo, tirati fuori dal nostro isolamento».

Nella catechesi è stata dunque rimarcata l’importanza della Chiesa che viene definita un “popolo”, come affermato nel Concilio, ed è un “popolo cattolico” che parla lingue nuove, universalmente aperto ad accogliere oltre ogni confine abbattendo tutte le barriere: «La fede – ha concluso il Papa – è virtù teologale, donata da Dio, ma trasmessa dalla Chiesa lungo la storia. Di qui l’importanza della tradizione, che ci dà la garanzia che ciò in cui crediamo è il messaggio originario di Cristo, predicato dagli apostoli e oggi trasmesso “fedelmente” dalla Chiesa, perché gli uomini di ogni epoca possano accedere alle sue immense risorse e arricchirsi dei suoi tesori di grazia».

About Davide De Amicis (3606 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Oltre ad essere redattore del portale La Porzione.it è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa metropolitana di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
Contact: Website