"Sì agli investimenti - commenta Oliviero Forti, responsabile Area immigrazione di Caritas Italiana - seri, sostenibili e rispettosi dei diritti umani, come richiesto dal governo italiano nel piano europeo, a patto che siano sostenibili e attenti al rispetto dei diritti umani, senza cadere in scivoloni, come la vicenda dei rimpatri forzati da Ventimiglia al Sudan dei 48 migranti sudanesi lo scorso 24 agosto. La parola d’ordine in tutti i passaggi, dall’accoglienza all’integrazione deve essere equilibrio. Altrimenti tutto diventa un problema ingestibile"
"Mentre in passato - ricorda Linda Laura Sabbadini, già direttore del Dipartimento statistiche sociali e ambientali dell’Istat - i più esposti al rischio povertà erano gli anziani, oggi sono 1 milione di minorenni e i giovani senza lavoro. Questo significa che avremo delle conseguenze a lungo termine e la crisi sociale sarà molto più lunga della crisi economica. Potremo anche avere un Pil in crescita, ma ci vorrà molto tempo per riassorbire i gravi effetti di questa situazione, perché le famiglie hanno dato fondo ai loro risparmi e si sono indebitate