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I bambini avvertono la crisi e dipendono dal web

Lo conferma un’indagine Eurispes-Telefono Azzurro. Il 28,7% dei bambini dai 7 agli 11 anni percepisce la crisi e il 47% degli adolescenti non riesce a staccarsi dal web

La crisi economica ha colpito tre famiglie su dieci e, in particolare, ne è stata colpita una famiglia di un adolescente su due, mentre il 28,7% dei bambini fra i 7 e gli 11 anni matura la consapevolezza di vivere in un contesto familiare segnato dalla crisi economica. È questo uno dei dati più rilevanti contenuti nell’indagine conoscitiva sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza, elaborata dall’Eurispes in collaborazione con Telefono Azzurro e presentata oggi a Roma.

Gian Maria Fara, presidente Eurispes

Il 2012, stando al rapporto Eurispes, evidenzia segnali di maggiori difficoltà e di fragilità delle famiglie rispetto alla rilevazione del 2010, dove la situazione lavorativa dei genitori era cambiata solo in pochi casi: oggi invece più di un bambino su cinque, il 22,2%, riferisce la difficoltà della propria famiglia ad arrivare alla fine del mese. Sempre l’anno scorso, in aggiunta, più di un adolescente su quattro riteneva che la crisi economica avesse colpito la propria famiglia, il 29%, mentre oggi ben la metà dei ragazzi, il 50,1%, si dice consapevole della difficile situazione economica che vive in prima persona nella propria famiglia.

Infatti, sebbene nel 64,9% dei casi la situazione professionale dei genitori complessivamente appaia invariata, in quasi una famiglia su tre, il 30,9% dei casi, la crisi economica ha costretto a dei cambiamenti nella condizione lavorativa. Parlando, inoltre, del rapporto dei minori con la tecnologia, l’Eurispes ha rilevato che il 62% dei bambini ha a disposizione un telefonino proprio, anche se la tv si conferma per loro il mezzo preferito.

Ernesto Caffo, presidente Telefono Azzurro

E ancora a quasi la metà dei bambini intervistati, il 49,4%, capita di scegliere cosa vedere in Internet e su quali siti navigare parlandone prima con i propri genitori, ma solo nel 14,4% dei casi ciò avviene sempre, mentre nel 9,2% delle situazioni accade spesso: nella maggioranza dei casi, viceversa, la scelta condivisa riguarda episodi sporadici, qualche volta il 13,7% e raramente il 12,1%. Tutto questo quando, al contrario, il 37% del campione non parla mai prima con i genitori di cosa vedere in Rete.

Tornando ad approfondire le abitudini degli adolescenti, si riscontra che solo l’1,2% di essi non ha il cellulare e la dimestichezza con Internet e i social network sfiora la dipendenza. Un dato, quest’ultimo, confermato dalla risposta alla domanda “Ti capita, quando sei connesso a Internet, di non riuscire a staccarti anche se ti sei riproposto di farlo?”. Al quesito quasi la metà degli adolescenti, il 47%, ha risposto “qualche volta”, il 14,5% “accade spesso” e infine il 7,2% “sempre”. Dunque, solo il 30% dei ragazzi non ha mai messo in atto comportamenti di dipendenza, anche se con diverse gradazioni, dalla Rete.

About Davide De Amicis (4359 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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