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L’Europa traballa sul bilancio pluriennale

Sarà decisiva per il rifinanziamento di importanti progetti europei, come l’Erasmus, l’approvazione del bilancio pluriennale europeo

«I capi di Stato e di governo dovrebbero cercare di superare le differenze e le divisioni, tener conto non solo degli interessi nazionali ma anche di quelli europei, e venire domani a Bruxelles intenzionati a un accordo sul Quadro finanziario pluriennale». Si è aperta dunque con la posizione ferma e decisa del presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso, la giornata europea alla vigilia del summit che nelle giornate di domani e venerdì dovrà assumere una decisione sul budget 2014-2020.

Jose Manuel Barroso, presidente Commissione europea

Il presidente della Commissione si trova già a Strasburgo, nella sede dell’Europarlamento, dove sta incontrando i deputati europei. Infatti lo stesso Parlamento, insieme al Consiglio europeo, è un’autorità di bilancio secondo i trattati comunitari: «Se dovessimo fallire nel vertice dei prossimi due giorni – ha esordito Barroso – manderemmo un segnale fortemente negativo ai cittadini, creando ulteriori irrigidimenti nelle posizioni politiche. Non possiamo fallire. Il bilancio dell’Unione europea rappresenta solo l’1% del Pil dei Ventisette, ma è il principale strumento per gli investimenti indirizzati alla crescita, all’innovazione, alla ricerca. Ci sono dei Paesi che, senza i fondi comunitari, non potrebbero realizzare investimenti produttivi e nemmeno aiutare le categorie sociali meno abbienti. Il budget è anche una scelta di solidarietà. Vogliamo forse che i cittadini meno tutelati e i nostri giovani si allontanino dal progetto europeo?».

Sono dunque diversi gli obiettivi urgenti che potrebbero essere raggiunti con un bilancio adeguato alle sfide che attenderanno l’Europa. Obiettivi quali la dimensione sociale, grazie al Fondo sociale europeo, al Fondo di adeguamento alla globalizzazione, a quello indirizzato ai meno abbienti, la ricerca, entro il progetto di Horizon 2020, per l’innovazione, la competitività, la tutela della salute e dei consumatori, la protezione dell’ambiente; la formazione, in particolare attraverso i fondi per l’Erasmus. Tutto questo, senza dimenticare i fondi che l’Europa stanzia per la cooperazione allo sviluppo e per gli aiuti umanitari, andando così incontro a Paesi e popoli bisognosi, spesso salvando vite umane.

Eppure, rispetto alla proposta iniziale della Commissione, è un bilancio pluriennale decurtato quello che si profila: «Il Quadro finanziario – ha concluso Barroso – rischia di essere ben al di sotto della nostra proposta. Dobbiamo dunque puntare alla qualità degli stanziamenti, al rigore nella spesa, alla flessibilità in un budget che dura sette anni e a maggiori controlli».

About Davide De Amicis (4357 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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