"La gravità della situazione - ammette il professo Zazzini - non la scopriamo noi. È evidente, molti studi scientifici la sottolineano, e ci sentiamo veramente interpellati nel dare una risposta sia come entità ecclesiale, ma anche come singoli cittadini perché siamo di fronte a degli scenari in base ai quali, se non si inverte la tendenza e ahimè purtroppo siamo già molto in ritardo da questo punto di vista, si prospettano delle situazioni abbastanza catastrofiche"
"La pandemia – ricorda monsignor Antonello Mura, presidente della Conferenza episcopale sarda - ci ha offerto esempi di abbracci che, pur non passando dal corpo, hanno evidenziato gesti di straordinaria umanità. Troppi criteri, economici, finanziari, politici e sociali escludono persone, alle quali purtroppo non resta altro che gridare il distanziamento imposto loro, da chi decide le sorti della società. Sono in tanti che ci vengono incontro, cercando l’abbraccio della fraternità. Hanno problemi di salute o di futuro, vengono da vicino e da lontano, sono costretti ad elemosinare attenzioni perché tenuti fuori dall’agenda dei programmi da realizzare"