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L’arte racconta una Chiesa in rinnovamento

Si concluderà venerdì la mostra dedicata all’anno della fede, ospitata nella parrocchia pescarese della Beata Vergine Maria del Rosario

Non è una semplice mostra d’arte, ma quella intitolata “Videro e credettero”. La bellezza e la gioia di essere cristiani” è un vero e proprio itinerario spirituale nella storia della fede cristiana, sullo sfondo di una Chiesa in pieno rinnovamento, quella ospitata dallo scorso sabato nella sala Pozzi della parrocchia della Beata Vergine Maria del Rosario di Pescara.

don Rodolfo Soccio con monsignor Valentinetti e Pasquale Ianni

La rassegna nazionale, prodotta dalla Casa editrice Itaca d’intesa con il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione in mostra fino a domani, ha già ricevuto la visita di centinaia di fedeli e appassionati, presenti anche alla presentazione ufficiale di ieri sera svoltasi alla presenza dell’arcivescovo Valentinetti: «Abbiamo voluto fortemente ospitare la mostra – ha esordito il parroco, don Rodolfo Soccioperché vivendo l’anno della fede, attraverso la comunicazione condivisibile dell’arte, la Chiesa ci invita ad interrogarci sul senso della nostra fede».

La rassegna, si concretizza nell’esposizione di 32 pannelli divisi in cinque sezioni, “Il contesto in cui viviamo”, “L’antefatto e il cuore dell’uomo”, “La venuta di Cristo”, “Il riconoscimento della fede attraverso la semplicità del cuore e “La contemporaneità di Cristo”: «I pannelli fotografici – ha spiegato Pasquale Ianni, organizzatore locale della mostra – raccontano l’esperienza della nostra vita attuale, arrivando alla contemporaneità di Cristo vivendo la vita attraverso la bellezza e la gioia dell’essere cristiani».

La presentazione con mons. Valentinetti, Ianni e Giovanni Maddalena

Il visitatore, in concreto, parte dalla visione di un quartiere di Cracovia segnato dal socialismo che ha cercato di costruire una città priva di Dio, passando per quella di un museo nel quale la fede è relegata e mai usata, fino a giungere alla contemporaneità di Cristo: «L’esperienza della vita cristiana – ha riflettuto monsignor Tommaso Valentinettici porta a rinnovare quel “videro e credettero”. Noi non siamo quelli che videro, però siamo chiamati a credere e comunque stiamo vedendo la bellezza straordinaria di un Cristianesimo e di una Chiesa che, nonostante le mille fatiche e contraddizioni, si stanno rinnovando e crescendo nella storia dell’umanità. Chiunque, fino a poche settimane fa, non si sarebbe mai aspettato che Pietro avesse voluto dire “Io vado a vivere l’ultima parte della mia vita nascosto dal mondo”. Anche questo ci è dato di vivere come segno profetico di una realtà del papato, che da oggi non sarà più la stessa».

Il pannello finale con il volto di Dio "imperfetto"

Tutti gli avvenimenti della vita umana, dunque, trovano nella fede l’unico filo conduttore del resto insito nella natura umana quasi come fosse un meccanismo perfetto: «L’uomo – ha approfondito il professor Giovanni Maddalena, docente di Filosofia e comunicazione del linguaggio all’Università degli Studi del Molise – è strutturalmente legato in relazione con qualcos’altro. Noi abbiamo delle esigenze di totalità, come verità, bellezza, giustizia e felicità. Il fatto che ci siano queste domande, è segno sicuro che ci siano anche delle risposte che soddisfino quella promessa di totalità per la quale noi uomini non possiamo fermarci prima di realizzarla, altrimenti stiamo male».

Una “totalità” perseguibile davvero da tutti, come dimostrato dalla stessa mostra: «Visitando il pannello finale – ha concluso Pasquale Ianni – si può vedere un’immagine raffigurante il volto di Cristo imperfetto. Per questo, il messaggio che lascia questa mostra è la consapevolezza che il cristiano non deve essere una persona perfetta, ma una persona vera in tutti i suoi valori».

About Davide De Amicis (3870 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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