Fisichella ha ricordato che i peccati riservati sono cinque: "Il primo è la profanazione della Santa Eucarestia, il secondo è l’assoluzione del complice, il terzo l’ordinazione episcopale di un vescovo senza il mandato del Papa, il quarto la violazione del sigillo sacramentale (che consiste nel far trapelare quanto ascoltato in confessione), il quinto infine la violenza fisica contro il Romano Pontefice"