"È stata bellissima – racconta Alessio Giansante, responsabile del dormitorio Caritas - la solidarietà spontanea da parte di alcuni senza dimora, ospitati dalla Cittadella dell’accoglienza, che si sono prodigati nel liberare i tombini intasati nella via di accesso alla mensa. Ciò ha permesso a diverse persone di poter consumare un pasto caldo in una situazione di emergenza"
"I fondamentalismi violenti - precisa monsignor Valentinetti - bisogna emarginarli, bisogna tenerli lontano, ma è altrettanto pericoloso il fondamentalismo di chi chiude il cuore, di chi non vuole accogliere, di chi chiude a chi scappa dalla guerra, dalla fame e dall’inquinamento. Non è giusto chiudere le porte, bisogna spalancare il cuore. Per tutti ci dev’essere posto, dove il cuore di Dio arriva a battere e ad accogliere, perché i primi ad essere accolti siamo stati noi da Lui"