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I gesuiti: “Tra la gente, al servizio della gente”

E’ questa la caratteristica principale dell’ordine gesuita,chiamato ad intervenire in ogni questione vitale, raccontata a Pescara

Padre Pino Piva, parroco di Cristo Re in Pescara

«Il gesuita è un contemplativo nell’azione e vive un atteggiamento di comunione e comunicazione che lo porta ad operare tra la gente, ad esprimersi in tutte le situazioni della vita, anche in quelle più pesanti». È questo l’identikit del gesuita tracciato venerdì sera da Padre Carlo Casalone, Superiore dei Gesuiti d’Italia, intervenuto presso un affollato teatro della parrocchia di Cristo Re di Pescara Colli, guidata da Padre Pino Piva, per rispondere alla domanda “Chi sono e cosa fanno i gesuiti”. È stato questo il tema della serata che ha permesso agli interessati di saperne di più sull’ordine religioso presente nel mondo da 500 anni, a Pescara da 83, dal quale proviene anche l’ex cardinal Bergoglio, ora Papa Francesco.

Padre Carlo Casalone, Superiore dei gesuiti d'Italia

Del resto proprio nella comunità gesuita pescarese aveva sede la nota “Congregazione mariana” che per anni ha formato, socialmente e politicamente, quella che oggi è l’attuale classe dirigente cittadina. Un convegno che ha permesso di sgombrare il campo da falsi miti e sospetti che, da sempre, aleggiavano intorno alla Compagnia di Gesù fondata da Sant’Ignazio di Loyola: «Nella storia – ha esordito padre Casalone – ci hanno attribuito un’influenza occulta sui centri di potere, fino ad essere accusati di ordire dei complotti». Nel corso del ventesimo secolo questi sospetti si sono poi sgonfiati: «Questi equivoci – ha sottolineato il Superiore dei Gesuiti d’Italia – sono nati dalla pluralità di impegni che la Compagnia di Gesù si è sempre assunta, l’aiuto ai poveri, lo studio dell’astronomia, la predicazione del Vangelo ai bambini e la presenza all’interno delle corti, in qualità di confessori. Questi elementi, insieme, hanno contribuito ad alimentare l’equivoco che, nei vocabolari, vede accostare alla voce “gesuita” il significato “falso”».

Il pubblico intervenuto al convegno

I gesuiti, nella storia, hanno anche visitato diversi Paesi in tutto il mondo, conducendo una delicata missione evangelizzatrice come accadde a Padre Matteo Ricci, il quale fu missionario in Cina tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600: «Lui – ha osservato padre Casalone – aveva un modo di entrare nella cultura, nelle zone d’interesse delle zone visitate, con simpatia e approfondimento delle reciproche tradizioni». Un altro grande gesuita, questa volta contemporaneo il cui esempio è stato citato nel convegno di venerdì, è stato il cardinale Carlo Maria Martini, il quale da arcivescovo di Milano riuscì a sorprendere non poco: «In quel periodo – ha ricordato Padre Carlo – fece un grande lavoro di ascolto della società contemporanea illuminandola con la Parola di Dio. Lui raccolse le domande degli uomini e delle donne ad esempio con la “Cattedra dei non credenti”, attraverso la quale diede parola proprio ai non credenti chiedendo loro di spiegare la propria mancanza di fede».

La parrocchia pescarese del Cristo Re

Infine, l’ultimo esempio di gesuita impegnato è rappresentato proprio da Papa Francesco: «Ha raggiunto un ruolo apicale – ha considerato Padre Carlo Casalone – scegliendo un nome che rappresenta l’esatto contrario. In pratica ha collegato l’istituzione al carisma, facendole diventare un’attività unitaria sorgente di un’attività creativa. Ha un modo di procedere semplice ed essenziale, ma soprattutto riconosce Dio in ogni azione». Sono tre personalità, queste ultime, che racchiudono a pieno tutte le caratteristiche presenti nell’ordine gesuita che, in particolar modo in Italia, agisce su tre direttrici principali quali la partecipazione, il discernimento e l’accompagnamento: «Il gesuita – ha concluso il Superiore della Compagnia di Gesù in Italia – è vicino alla gente, non a caso le parrocchie gesuite si trovano nel centro città, e l’aiuta a comprendere in che modo Dio è presente nelle situazioni in cui si trova, per poi indirizzarla verso un cammino di umanità che, attraverso la presenza del Signore, può trasformare delle semplici parole in fatti concreti».

About Davide De Amicis (3898 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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