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Confraternite: “Una via per portare a Cristo”

Lo ha affermato ieri Papa Francesco, nella Santa Messa in presenza della confraternite. Regina Caeli dedicato ai bambini vittime di abusi

Evangelicità, ecclesialità e missionarietà. Sono questi i tre elementi, citati da Papa Francesco nella messa celebrata a piazza San Pietro in occasione della Giornata delle confraternite e della pietà popolare, che devono caratterizzare le confraternite. Parole, queste ultime, introdotte dal saluto rivolto ai presenti: «Siete stati coraggiosi – ha esordito il Papa – a venire con questa pioggia. Il Signore vi benedica tanto. Amare Dio, essere discepoli di Cristo vivendo il Vangelo, è il centro da cui tutto deve partire e a cui tutto deve condurre». Per questo il Santo Padre, rivolgendosi alle confraternite, ha osservato: «La pietà popolare, di cui voi siete un’importante manifestazione, è un tesoro che ha la Chiesa e che i vescovi latinoamericani hanno definito, in modo significativo, come una spiritualità, una mistica, che è uno spazio di incontro con Gesù Cristo».

Papa Francesco

Da questa considerazione è così scaturito un invito: «Attingete sempre a Cristo – ha esortato il Pontefice -, sorgente inesauribile, rafforzate la vostra fede, curando la formazione spirituale, la preghiera personale e comunitaria, la liturgia. Nei secoli le confraternite sono state fucine di santità di tanta gente, che ha vissuto con semplicità un rapporto intenso con il Signore. Camminate con decisione verso la santità, non accontentatevi di una vita cristiana mediocre, ma la vostra appartenenza sia di stimolo, anzitutto per voi, ad amare di più Gesù Cristo. Voi, indicate la centralità del Mistero pasquale del Signore e indicate a voi stessi per primi e alla comunità che bisogna seguire Cristo nel cammino concreto della vita perché ci trasformi. Questa fede, che nasce dall‘ascolto della Parola di Dio, voi la manifestate in forme che coinvolgono i sensi, gli affetti, i simboli delle diverse cultureE così facendo aiutate a trasmetterla alla gente, specialmente alle persone semplici, a coloro che nel Vangelo Gesù chiama “i piccoli”».

In effetti, richiamando ancora il documento di Aparecida, il Papa ha affermato che camminare insieme verso i santuari e la partecipazione ad altre manifestazioni della pietà popolare, portando con sé anche i figli e coinvolgendo altre persone, è in se stesso un‘azione di evangelizzazione. Bisogna, dunque, andare avanti così. Di qui è giunto un ulteriore appello: «Siate anche voi – ha chiesto Papa Francesco – veri evangelizzatori! Le vostre iniziative siano dei “ponti”, delle vie per portare a Cristo, per camminare con Lui. E in questo spirito siate sempre attenti alla carità. Ogni cristiano e ogni comunità è missionaria nella misura in cui porta e vive il Vangelo e testimonia l’amore di Dio verso tutti, specialmente verso chi si trova in difficoltà. Siate missionari dell’amore e della tenerezza di Dio! Siate missionari della misericordia di Dio, che sempre ci perdona, sempre ci aspetta, ci ama tanto».

Gli ombrelli colorati al saluto del Papa

Al termine dell’omelia, il Santo Padre ha avuto ancora modo di chiarire le caratteristiche della missione delle confraternite: «In questa Piazza – ha sottolineato il Papa – vedo una grande varietà prima di ombrelli, ora di colori e di segni. Così è la Chiesa: una grande ricchezza e varietà di espressioni in cui tutto è ricondotto all’unità, all’incontro con Cristo. Voi, avete una missione specifica e importante, che è quella di tenere vivo il rapporto tra la fede e le culture dei popoli a cui appartenete e lo fate attraverso la pietà popolare. Quando, ad esempio, voi portate in processione il Crocifisso con tanta venerazione e tanto amore al Signore, non fate un semplice atto esteriore».

Dopo la Santa Messa, Papa Francesco ha presieduto anche il Regina Cæli rivolgendo un accorato pensiero anche ai bambini vittime di abusi, in occasione della “Giornata  dei bambini vittime della violenza”: «Vorrei – ha concluso il Pontefice – assicurare loro che sono presenti nella mia preghiera, ma vorrei anche dire con forza che tutti dobbiamo impegnarci con chiarezza e coraggio affinché ogni persona umana, specialmente i bambini, che sono tra le categorie più vulnerabili, sia sempre difesa e tutelata».

About Davide De Amicis (4359 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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