"I segni, in questi giorni - osserva monsignor Valentinetti -, certamente non ci aiutano, ma noi vogliamo ancora sperare e deporre questa speranza nel cuore di questa celebrazione eucaristica, in questa notte santa, che il Signore la illumini perché il grande atteso - che da stanotte cominceremo ad invocare - lo spirito del Signore che aleggia nella Chiesa, nel mondo, nella storia e sugli uomini che hanno il potere in questa storia, possa essere illuminante perché un’umanità nuova possa essere veramente più piena e crescere"