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“Basta contrapposizioni. Così l’Italia affonda”

E’ questo il duro monito rivolto alle istituzioni dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei,ieri in visita a Pescara

«È l’ora di una conversione culturale, a livello sociale, globale. Basta litigi, basta contrapposizioni, basta denigrazioni vicendevoli. Non se ne può più di questa aria avvelenata, a qualunque livello ed in qualunque ambiente, perché tutto questo distoglie energie interiori, genio e risorse che potrebbero collaborare e che invece si oppongono sterilmente, a danno della povera gente». È stato questo il duro monito lanciato ieri alle istituzioni di ogni livello dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, in visita a Pescara per inaugurare la Cittadella dell’accoglienza “Giovanni Paolo II”, il nuovo dormitorio e la nuova mensa che la Caritas gestirà in città per venire meglio incontro alle esigenze degli ultimi.

Dunque, il presidente della Cei, nel corso dell’incontro mattutino con i giornalisti, ha invocato una nuova collaborazione culturale che indirizzi le istituzioni a fare ognuno il proprio dovere, senza doversi comportare da “primi della classe” a tutti costi, altrimenti la società ed il nostro Paese rischiano di affondare, con la crisi che schiaccia sempre i più deboli: «Sì che bisogna trovare – ha spiegato il porporato – la via per il lavoro e lo sviluppo, facendo le riforme del caso, ma questo presuppone un cambio di mentalità a tutti i livelli e le responsabilità, anche tra vicini di casa. Dobbiamo sostenerci e riconoscerci nei talenti e nei meriti di ciascuno, senza invidie e senza volontà di primati perché questo ci affonda. E l’inaugurazione di quest’opera, ci dice che tutto questo è possibile».

La conferenza stampa con il cardinal Bagnasco, monsignor Valentinetti, don Marco Pagniello e Nicola Mattoscio

Partendo da questa considerazione, l’arcivescovo di Genova ha poi ricordato che opere come la Cittadella dell’accoglienza pescarese, mostrano quella che è la vocazione, la natura della Chiesa, ovvero quella di annunciare la testimonianza del Vangelo che si chiama servizio della Carità, facendolo senza nessun eroismo e non richiedendo alcuna medaglia, ma esprimendo la gioia di poter servire secondo il mandato del Signore: «A questo livello cristiano ed evangelico – ha precisato il cardinal Bagnasco – vorrei aggiungere che la Chiesa non vuole e non deve sostituirsi allo Stato, perché la Chiesa non è la “pietosa infermiera della storia”. La vocazione della Chiesa è quella di annunciare il Signore con parole ed opere e lo Stato, invece, deve costruire se stesso preoccupandosi di ogni cittadino, nei suoi diritti fondamentali, nel segno della giustizia che ha la politica.

Ma la Chiesa vive nella storia e, quindi, ben volentieri si affianca allo Stato, alle istituzioni civili, per quella che è la sua missione di evangelizzazione e promozione umana, senza volersi sostituire anche se nella storia a volte è successo. E forse, in questo momento della storia, la Chiesa deve tornare a fare questo, impiegando tutta la fantasia del bene, perché la crisi lo richiede e lo Stato è sempre in maggiore difficoltà. Si dice che oggi l’unico vero Stato sociale, sia rimasto quello della Chiesa. Non so se questo sia vero, ma se lo fosse non ce ne gloriamo: ne prenderemo atto cercando di fare al meglio il nostro dovere».

E l’inaugurazione della Cittadella dell’accoglienza, ha permesso all’eminenza di fare chiarezza anche su un aspetto, forse, ancora troppo poco conosciuto della vita della Chiesa, come l’otto per mille: «In quest’opera pescarese – ha ricordato il presidente della Conferenza episcopale italiana, rivolgendosi a tutti i fedeli – vedo il volto concreto dell’otto per mille. La Cei ha finanziato questa struttura per un milione di euro, ma questi fondi arrivano proprio dall’otto per mille, da voi. È questo il vero volto dell’otto per mille, che ancora viene guardato con sospetto, nonostante sia indispensabile anche per il mantenimento delle parrocchie dove voi tutti vi riunite in preghiera, oltre che del sostentamento di noi preti e vescovi. Perché noi viviamo di questa carità e non di tesori nascosti».

La conclusione dell’incontro, è stato più che altro un auspicio del porporato volto a rimarcare l’essenza della Chiesa: «Come ha spiegato l’enciclica “Lumen Gentium” e come ha ricordato anche Papa Francesco – ha concluso il cardinal Bagnasco – vogliamo che la luce di Cristo, possa risplendere attraverso il volto della Chiesa».

About Davide De Amicis (4360 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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