"Il cammino della Quaresima - spiega il Papa - è doppio, a Dio e al prossimo: «E' reale, non è meramente formale. Non è non mangiare carne solamente il venerdì, fare qualcosina, e poi fare crescere l’egoismo, lo sfruttamento del prossimo, l’ignoranza dei poveri"
"Che questo giorno della Divina misericordia – auspica l'arcivescovo Valentinetti – si stampi sempre di più nel nostro cuore. Troveremo il perdono dei peccati, troveremo l’abbondanza dello Spirito, troveremo la gioia di sentirci finalmente salvati e redenti. Non più soli, ma realmente convinti che come popolo santo di Dio, siamo pronti a rendere la nostra testimonianza e soprattutto a ridire a tutti che Cristo risorto è il nostro Signore, è il nostro Dio"
"Questo vuole essere un modo - spiega Padre Vincenzo Di Marcoberardino, parroco della basilica mariana pescarese - per ridare vivacità alla festività, come già cerchiamo di fare da qualche anno"
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