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Fabbrica esplosa: il sacrificio dei soccorritori

Erano 300 i soccorritori intervenuti, ieri, a seguito delle esplosioni che hanno raso al suolo la fabbrica pirica “Fratelli Di Giacomo” a Città Sant’Angelo

Quella di ieri è stata una giornata campale per decine di Vigili del Fuoco, giunti con 5 squadre dal Comando provinciale di Pescara affiancati dai rinforzi giunti da Chieti e Teramo, che si sono trovati ad operare nell’apocalisse di fuoco che ha avvolto l’azienda di fuochi pirici “Fratelli Di Giacomo”. Così, una calda mattina di mezza estate si è trasformata in un inferno, tale da essere paragonato ad una strage libanese che, a causa delle tre tragiche esplosioni che hanno raso al suolo la fabbrica e la collina su cui sorgeva spargendo macerie e detriti in un raggio di 2 chilometri, ha ucciso il giovane ventiduenne Alessio Di Giacomo, figlio del titolare Mauro ancora disperso insieme al fratello Federico e ad un altro parente Roberto, finendo per coinvolgere una squadra di Vigili del Fuoco.

Un'autobotte dei Vigili del Fuoco in azione nei pressi della fabbrica

Tre i vigili feriti, due ricoverati all’Ospedale di Penne con ferite lievi e subito dimessi mentre per il terzo, Maurizio Berardinucci di 47 anni, il quadro generale era più critico ed è stato ricoverato presso l’Ospedale Civile di Pescara, dove gli sono state riscontrate fratture al femore ed alla caviglia. Sono stati dunque proprio i Vigili del Fuoco, operativi sul luogo della tragedia insieme a 118, Misericordia, Croce Rossa, Polizia, Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Municipale, Polizia Provinciale e volontari di Protezione Civile per un totale di circa 300 uomini, a pagare così il prezzo più alto per i soccorsi prestati tempestivamente già nell’intervallo di tempo,  circa mezz’ora, intercorso tra la prima e la seconda esplosione: «La situazione è stata drammatica – ha commentato stravolto l’ingegner Pietro Di Risio, Comandante dei Vigili del Fuoco di Pescara -. Ora dobbiamo aspettare che gli artificieri termino la bonifica, visto tutto il materiale pirico pericolante ancora in giacenza, prima di recuperare i dispersi».

Lo shock subito per aver operato in uno scenario d’emergenza con tutta probabilità neanche mai immaginato, frequentando i corsi formativi o partecipando alle esercitazioni, era quindi palpabile anche tra i Vigili del Fuoco che però non si sono fermati un attimo, dirottando autobotti e moduli anticendio sul vasto fronte di fuoco che, innescato dalle esplosioni, si è propagato sulle campagne circostanti fino a raggiungere la vicina Elice, in particolare in contrada Sant’Agnello dove i residenti, già sconvolti dalle deflagrazioni che hanno divelto gli infissi, si sono ritrovati con le fiamme ai piedi delle loro case invocando l’intervento dei soccorsi. Ma l’elicottero dei Vigili del Fuoco pescaresi era già sopra di loro a monitorare gli interventi, mentre da terra altre squadre bloccavano l’avanzata delle fiamme.

L'intervento dei volontari della Protezione Civile di Montesilvano

In questo frangente, è stato fondamentale anche l’intervento dei volontari di Protezione Civile, giunti da Montesilvano, Silvi e dalla stessa Città Sant’Angelo, i quali hanno apportato un contributo decisivo allo spegnimento delle fiamme, in molte casi arrivate a lambire le abitazioni. Ma la parola d’ordine, tra i residenti ed i soccorritori, è stata sempre una: shock. Un disturbo delicatamente placato dal pronto intervento degli psicologi dell’emergenza della Croce Rossa, mentre i sanitari curavano i feriti più lievi all’interno del posto medico avanzato, allestito a circa 500 metri dalla zona rossa che, per tutta la notte, è stata presidiata ancora una volta dagli stessi e infaticabili angeli del soccorso: i Vigili del Fuoco.

About Davide De Amicis (3585 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Oltre ad essere redattore del portale La Porzione.it è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa metropolitana di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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