"Gli organizzatori - spiega una nota - vogliono, in particolare, ricordare nella preghiera quattro situazioni di conflitto e difficoltà, in Paesi membri o osservatori del Fiac, verso cui, da tempo, manca l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica: Colombia, Myanmar, Ucraina e Burundi"
"Fintanto - esorta Papa Francesco - che le nostre società sperimenteranno le divisioni, siano esse etniche, religiose o economiche, tutti gli uomini e le donne di buona volontà sono chiamati a operare per la riconciliazione e la pace, per il perdono e per la guarigione dei cuori"
"Un segno bellissimo – commenta il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere apostolico - che cade in questo giorno particolare, nel quale il Santo Padre non riceve un regalo, ma lo dona agli altri. Un abbraccio del Papa in una situazione difficile per tutto il mondo"
"Sei mesi - avverte don Paolo Gentili, direttore dell’Ufficio nazionale Cei per la pastorale della famiglia - sono pochi per acquietare i rancori e dare i dovuti supporti, per trasformare la separazione in una nuova opportunità d’incontro aprendosi al perdono"
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