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“I sacramenti non sono apparenza”

Lo ha affermato ieri Papa Francesco nella catechesi dell’udienza generale del mercoledì, al termine della quale ha chiesto una preghiera per la piccola abruzzese Noemi

«Mi permetto di chiedervi un atto di carità». Si è conclusa con questo fuoriprogramma la catechesi dell’udienza generale di ieri, attraverso la quale Papa Francesco ha chiesto una speciale preghiera silenziosa ai circa 50 mila fedeli, secondo la Prefettura della Casa pontificia, per la piccola Noemi di Guardiagrele, nel chietino: «Prima di venire in piazza – rivela Papa Francesco alla folla – sono andato a trovare una bambina di un anno e mezzo, con una malattia gravissima (la Sla, ndr). Suo papà, sua mamma pregano e chiedono al Signore la salute per questa bambina. Si chiama Noemi, sorridevaFacciamo un atto di amore, noi non la conosciamo, ma è una bambina battezzata, è una di noi. Facciamo un atto di amore per lei: chiediamo al Signore che la aiuti in questo momento e le dia la salute».

I fedeli in piazza San Pietro

Tornando alla catechesi, invece, il Papa ha affermato che i sacramenti non sono apparenza, non sono riti. Tutto questo parlando del tema della comunione dei santi, in riferimento alla comunione alle cose sante, ai beni spirituali perché la comunione tra cristiani cresce mediante la partecipazione ai bei spirituali: «I sacramenti – spiegato il Santo Padre – esprimono e realizzano un’effettiva e profonda comunione tra di noi, poiché in essi incontriamo Cristo Salvatore e, attraverso di lui, i nostri fratelli nella fede, perché ciascuno di noi mediante il Battesimo, la Confermazione e l’Eucaristia, è incorporato a Cristo e unito a tutta la comunità dei credenti. Se da un lato è la Chiesa che fa i sacramenti, dall’altro sono i sacramenti che fanno la Chiesa, la edificano, generando nuovi figli, aggregandoli al popolo santo di Dio, consolidando la loro appartenenza.

In questa prospettiva, ogni incontro con Cristo ci invita ad andare e comunicare agli altri una salvezza che abbiamo potuto vedere, toccare, incontrare, accogliere, ci spingono ad essere missionari, e l’impegno apostolico di portare il Vangelo in ogni ambiente, anche in quelli più ostili, costituisce il frutto più autentico di un’assidua vita sacramentale, in quanto è partecipazione all’iniziativa salvifica di Dio, che vuole donare a tutti la salvezza. La grazia dei sacramenti, alimenta in noi una fede forte e gioiosa, una fede che sa stupirsi delle meraviglie di Dio e sa resistere agli idoli del mondo. Per questo, è importante fare la comunione, è importante che i bambini siano battezzati presto, che siano cresimati, perché questa è la presenza di Gesù Cristo che ci aiuta. È importante, quando ci sentiamo peccatori, andare al sacramento della riconciliazione». Il Papa, infine, ha ricordato che quando andiamo a messa la domenica, nell’Eucaristia Gesù è vivo, è lui che ci fa comunicare, che ci fa adorare il Padre.

About Davide De Amicis (4360 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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