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I ragazzi italiani non fanno moto, anche per la crisi

Lo rileva un’indagine, dal titolo “Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi, realizzata da Ipsos. Più della metà del campione passa il proprio tempo libero davanti alla tv o al computer

Valerio Neri, direttore generale Save the Children

«In Italia 1 minore su 4 non fa moto e sport nel tempo libero, nel 28% dei casi (+13%) per difficoltà economiche, 4 ragazzi su 10 si muovono in auto, pochi (24%) a piedi, ancora meno (9%) in bici, il 73% sta in casa nel tempo libero. Nell’alimentazione resta poi diffuso, riguarda 7 minori su 10, ma in flessione il consumo quotidiano di frutta e verdura e il 9% non fa colazione mentre l’abitudine di sedersi a tavola è ancora di 9 famiglie su 10 con figli».

Lo documenta la ricerca su “Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi”, realizzata da Ipsos e presentata mercoledì a Roma, in occasione dei 3 anni di attività di “Pronti, Partenza, Via!”, progetto promosso da “Save the Children”, con Mondelez International Foundation, nelle aree periferiche di 10 città italiane (Milano, Torino, Genova, Napoli, Catania, Sassari, Palermo, Bari, Ancona, Aprilia) a favore della pratica motoria e sportiva e dell’educazione alimentare dei bambini. Il progetto proseguirà nel 2014. A incentivare alcune abitudini sedentarie dei bambini e adolescenti italiani c’è poi la fruizione dei media: il tempo trascorso davanti alla tv si conferma significativo sulla totalità dei minori che la vedono quasi la metà (47%) per un tempo compreso fra 1 e 3 ore al giorno.

Raffaella Milano, Save the Children Italia

Internet è legato all’età: lo utilizza il 100% degli over 14 anni e il 30% vi passa anche più di tre ore, contro un 80% degli 11-13enni e il 59% dei minori di 10 anni: «La pratica sportiva – osserva Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia – e motoria dovrebbe essere una parte fondamentale nel processo di crescita di ogni bambino e adolescente. Al contrario, i dati rilevano un numero crescente di minori esclusi da attività così importanti non solo per lo sviluppo fisico, ma anche cognitivo, relazionale, in una parola per il benessere generale di un bambino o un ragazzo».

Ciononostante, comunque, il progetto “Pronti, partenza, via” ha raggiunto risultati concreti: «A distanza di 3 anni – sottolinea Raffaella Milano, direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children Italia – sono 70.000 i bambini e gli adulti raggiunti, 10 le aree sportive e verdi anche pubbliche riqualificate e utilizzate per attività motorie, ricreative ed educative, 1.400 i professionisti coinvolti, fra operatori, insegnanti, pediatri, nutrizionisti e cruciale è stato il contributo dei due partner che sin dall’inizio hanno partecipato alla definizione del progetto e ne hanno curato l’implementazione: il Centro sportivo italiano e l’Unione italiana sport per tutti. L’intervento è consistito nel recupero e messa in opera di spazi come campi da gioco, percorsi sportivi, spazi verdi, campi polivalenti, skate e roller park, piste podistiche e ciclabili, con l’obiettivo di farne dei luoghi aperti a tutto il quartiere, contribuendo così a contrastare fenomeni di emarginazione ed esclusione sociale».

About Davide De Amicis (3866 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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