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L’85% dei minori italiani vede il suo futuro all’estero

E’ emerso ieri dalla relazione del Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Vincenzo Spadafora, illustrata al Parlamento. Incidono la povertà ed i tagli alle politiche giovanili

Vincenzo Spadafora, Garante per l'infanzia e l'adolescenza

La stragrande maggioranza dei minorenni, almeno l’85% dei minori tra i 14 e i 17 anni, vede il suo futuro all’estero. Lo ha confermato un’indagine illustrata ieri a Montecitorio, in occasione della presentazione della relazione al Parlamento del garante per l’infanzia e l’adolescenza Vincenzo Spadafora. Il garante ha chiesto di dire basta ai tagli ai fondi da destinare ai minori e alle politiche giovanili: «Il fatto che siano in aumento i bambini poveri nel nostro Paese, siamo arrivati a oltre due milioni di bambini adolescenti poveri, – commenta Spadafora – è un dato sicuramente preoccupante, anche perché in piccolo ma costante aumento. Il che vuol dire che le misure e gli interventi di questi ultimi anni non sono stati sufficienti a cambiare la rotta».

Malgrado ciò, però, il dato positivo è rappresentato dal fatto che il 60% dei giovani si fidi dei genitori, segno che l’istituto familiare è ancora saldo. Da quando a marzo 2012 è nata l’Autorità del garante per l’infanzia, sono arrivate 238 segnalazioni. Si tratta per oltre il 60% di conflitti che riguardano privati e istituzioni come la scuola e la magistratura. Preoccupa poi il fatto che siano cresciuti del 300% in 10 anni i casi di sottrazione internazionale di minori in Italia. Anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha chiesto d’investire sui giovani per spezzare il cerchio della diseguaglianza e arginare fenomeni di devianza e di emarginazione.

Ernesto Caffo, presidente Telefono Azzurro

 

L’indagine, tra l’altro, ha suscitato diverse reazioni: «La relazione del garante per l’infanzia al Parlamento – si legge in una nota del Telefono Azzurro – fotografa un quadro purtroppo già tristemente noto e da noi più volte denunciato. Il problema è di decidere, tutti insieme, che cosa fare per invertire una tendenza che, spesso, non consente ai bambini e agli adolescenti di essere soggetti dei loro diritti. A questo punto non basta solo denunciare, occorre piuttosto dare voce ai bisogni e al malessere dei giovani, occorre rompere il muro di silenzio che circonda i tanti episodi di violenza sui bambini e sugli adolescenti, il più delle volte all’interno delle stesse mura domestiche».

Per Telefono Azzurro è quindi necessario che questa battaglia in difesa dei diritti dell’infanzia sia capita e combattuta da tutti. È il motivo per cui anche quest’anno l’ente ha promosso una grande campagna di attivazione e di sensibilizzazione attraverso la quale chiama tutti a rompere finalmente il silenzio su questa condizione drammatica di disagio e di solitudine che purtroppo coinvolge e ferisce ogni giorno migliaia di bambini e di adolescenti. Per questo domani e domenica, nelle piazze italiane, saranno allestiti dei gazebo dove i cittadini potranno ricevere informazioni sulle attività di Telefono Azzurro. Altre informazioni saranno anche accessibili accedendo sul sito web: www.azzurro.it.

Giacomo Guerrera, presidente Unicef Italia

 

Un altro commento è successivamente giunto da un organismo mondiale, da sempre al fianco dei più piccoli, come l’Unicef: «Vorrei esprimere – dichiara il presidente italiano Giacomo Guerreraapprezzamento per la relazione presentata oggi dall’autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Vincenzo Spadafora, in particolare per l’attenzione rivolta al tema cruciale per il futuro del nostro Paese della povertà dell’infanzia. I dati della Report Card 2013 dell’Unicef preoccupano molto – prosegue Guerrera -: l’Italia occupa il 22° posto nella classica generale dei 29 Paesi a economia avanzata alle spalle di Spagna, Ungheria e Polonia. È al 23° posto per benessere materiale, al 17° posto per salute e sicurezza, al 25° posto su istruzione ed al 21° posto per condizioni abitative e ambientali. Assieme agli altri Paesi dell’Europa meridionale – Portogallo, Grecia e Spagna – l’Italia si trova, infine, nella terza fascia più bassa della classifica sulla povertà infantile relativa, con il 17% dei bambini sotto la soglia di povertà».

Per l’Unicef è dunque importante che si investa nelle generazioni più giovani perché non riuscire a proteggere i bambini e gli adolescenti oggi influenzerà le loro condizioni di vita per tutta la loro infanzia, con conseguenze negative sulla loro capacità di recupero nella vita. Investire per la protezione e lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti è non solo eticamente giusto, ma anche economicamente vantaggioso.

About Davide De Amicis (3857 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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