"Anche noi francescani, come tutti, soffriamo per i fatti accaduti per Gaza e siamo preoccupati per quanto potrebbe ancora accadere. Chi vuol lasciare Israele può farlo con i voli forniti dalle agenzie o dai consolati, ma noi francescani di Terra Santa restiamo qui, come in situazioni analoghe del passato"
"È indispensabile - sottolinea Raffaella Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children - l’avvio immediato di un piano di contrasto alla povertà minorile che sostenga i bambini in tutte le dimensioni della loro crescita, dal diritto alla salute a quello all’istruzione. Gli strumenti che si stanno mettendo in campo in questa fase – dal Piano nazionale ripresa e resilienza sino al nuovo dispositivo della ‘Child Guarantee’ appena varato al livello europeo – devono assumere questo come obiettivo prioritario per scongiurare un drammatico aumento delle disuguaglianze"
Il business del mercimonio umano, così evidente a chiunque - sottolinea don Aldo Buonaiuto, sacerdote della Comunità Giovanni XXIII - non si può trasferire nelle casse di uno Stato che rischia di diventare il “pappone” di giovani donne che, per vari motivi, sono costrette in prostitute. Invece di prospettare investimenti sui più deboli, bisognerebbe innanzitutto lottare al fine di contrastare, sia i vari racket della prostituzione che i clienti"
"Ogni bambino, in ogni Paese, in ogni quartiere, in ogni casa - sottolinea Anthony Like, direttore generale dell’Unicef - ha diritto non solo di avere un posto a sedere in una classe, ma anche ad una istruzione di qualità a partire dai primi anni di vita, la più importante fase di sviluppo del cervello. Abbiamo bisogno di investire in anticipo, investire in qualità, e di investire in azioni, oppure pagare il prezzo di una generazione di bambini condannati a crescere senza le conoscenze e le competenze necessarie per raggiungere il loro potenziale"