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Tratta: “Una minaccia per la sicurezza pescarese”

Lo ha affermato ieri Vincenzo Castelli, presidente dell’associazione On the Road, in un workshop dedicato al tema della tratta, spaziando dalla prostituzione allo sfruttamento lavorativo

Vincenzo Castelli, presidente associazione On the Road

«Oggi parlare di tratta non significa più parlare di una piccola nicchia che appartiene a qualcuno, al contrario questo tema coinvolge il tema della sicurezza urbana di una città come Pescara, da ritenersi tra le più critiche del centro-sud visto il coacervo di problematiche che si intrecciano, quali prostituzione, accattonaggio e povertà».

I relatori del workshop sulla tratta

Lo ha affermato ieri Vincenzo Castelli, presidente dell’associazione On the Road che da vent’anni assiste le vittime del reato di tratta, nell’ambito del workshop svoltosi presso l’Aurum di Pescara dal tema “Prostituzione e territori. Corpi, destini e percorsi tra libertà e coercizione”. Un appuntamento nel quale si è fatto il punto della situazione su diversi fenomeni, a partire dalla prostituzione che coinvolge soprattutto il litorale costiero abruzzese: «Le prostitute – spiega Castelli – sono essenzialmente donne nigeriane, rumene e bulgare, oltre a quelle provenienti dall’est Europa, dall’ex Unione Sovietica ed ai transgender in maggioranza latino-americani».

Antonello Salvatore, responsabile Help center Pescara

Tra l’altro, la prostituzione viene esercitata sempre più spesso in luoghi al chiuso, meno controllabili, e sempre più spesso coinvolge anche ragazze minorenni. Ma, come detto, a Pescara non è il fenomeno della prostituzione in quanto tale a preoccupare, quanto piuttosto la sua connessione all’altro triste fenomeno della povertà: «C’è un rapporto fra tratta e povertà – sottolinea il presidente dell’associazione On the Road – che cogliamo con forza, durante i contatti che abbiamo nel nostro servizio presso l’Help center della stazione di Pescara centrale. C’è un rapporto tra tratta e povertà, che riguarda donne adulte anche italiane le quali si prostituiscono in strada, ma soprattutto negli appartamenti, cercando di sopravvivere economicamente attraverso questi espedienti».

Cinzia Di Cintio, ispettore della Squadra Mobile di Pescara

Ma nella città adriatica, la piaga reale è lo sfruttamento della prostituzione esercitato da gruppi criminali senza scrupoli, costantemente oggetto di indagini da parte delle Forze di Polizia: «Su Pescara – rileva Cinzia Di Cintio, ispettore della Squadra Mobile della Questura pescarese – possiamo mappare tre tipi di fenomeni gestiti da altrettanti gruppi criminali: la prostituzione nigeriana, con donne che arrivano dal centro Africa illuse di andare in contro ad una vita migliore ed arrivano a Montesilvano a Pescara (da irregolari) dopo essere costrette con la forza e sottoposte a riti voodoo per spaventarle, la prostituzione rumena, con ragazze comunitarie che girano liberamente nelle nostre città e la prostituzione cinese, nascosta all’interno di locali e centri reperibili attraverso centraliniste compiacenti».

David Mancini, procuratore distrettuale Antimafia de L'Aquila

Comunque, l’obiettivo di On the Road resta quello di assistere le vittime di tratta e nel caso delle prostitute, poterle salvare dal marciapiede restituendo loro una vita ed una dignità: «Noi – ribadisce Vicenzo Castelli, presidente di On the Road – vogliamo che queste persone possano reinserirsi in un processo di riappropriazione del valore significativo delle relazioni. A noi non interessa continuare ad assisterle, ma vogliamo che queste persone comprendano che in una città esistono diritti e doveri importanti, in modo che da vittime diventino cittadine».

Ma la tratta, in Abruzzo, è anche sfruttamento lavorativo. Una piaga, questa, molto più difficile da stroncare: «Purtroppo – riconosce David Mancini, procuratore distrettuale Antimafia de L’Aquila – in Italia, al di là della riduzione in schiavitù, non c’è una legge che combatte quell’area grigia dello sfruttamento lavorativo».

About Davide De Amicis (3924 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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