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“La vita matrimoniale non è una fiction!”

"Le famiglie sono il primo luogo in cui noi ci formiamo come persone e nello stesso tempo sono i matton” per la costruzione della società"

Lo ha ricordato ieri Papa Francesco celebrando, nella Basilica Vaticana, il matrimonio di venti coppie in età compresa tra i 25 ed i 50 anni

«La vita matrimoniale non è una fiction». Lo ha affermato ieri Papa Francesco celebrando il matrimonio di venti coppie, di età compresa fra i 25 ed i 50 anni, con esperienze diverse di vita diverse alle spalle presso la Basilica di San Pietro. Nell’omelia, incentrata sulla prima lettura dell’odierna liturgia dell’Esaltazione della Croce, il Papa ha paragonato le famiglie al popolo di Israele in cammino nel deserto sotto la guida di Mosè.

Papa Francesco

Papa Francesco

Un cammino impegnativo, a volte faticoso, a volte conflittuale: «È incalcolabile – spiega il Pontefice – la forza, la carica di umanità contenuta in una famiglia: l’aiuto reciproco, l’accompagnamento educativo, le relazioni che crescono con il crescere delle persone, la condivisione delle gioie e delle difficoltà… Le famiglie sono il primo luogo in cui noi ci formiamo come persone e nello stesso tempo sono i “mattoni” per la costruzione della società. Ma il cammino nel deserto è stancante, manca l’acqua, diventa insopportabile e – dice il Papa – c’è la tentazione di tornare indietro. Viene da pensare alle coppie di sposi che “non sopportano il viaggio” della vita coniugale e familiare. La fatica del cammino diventa una stanchezza interiore; perdono il gusto del Matrimonio, non attingono più l’acqua dalla fonte del Sacramento. La vita quotidiana diventa pesante, tante volte “nauseante”».

 

E, proseguendo il parallelismo con il popolo d’Israele, quest’ultimo si ribella, poi però si pente e supplica Mosè di chiedere al Signore di allontanare i serpenti velenosi che mordevano la gente. E il Signore dà il rimedio, consistente in un serpente di bronzo, appeso ad un’asta; chiunque lo guarda, viene guarito: «Che cosa significa questo simbolo? – interroga il Santo Padre, rivolgendosi ai fedeli -. Dio non elimina i serpenti, ma offre un “antidoto”: attraverso quel serpente di bronzo, fatto da Mosè, Dio trasmette la sua forza di guarigione, che è la sua misericordia, più forte del veleno del tentatore. Gesù, come abbiamo ascoltato nel Vangelo, si è identificato con questo simbolo… Chi si affida a Gesù crocifisso riceve la misericordia di Dio che guarisce dal veleno mortale del peccato».

Dunque il rimedio che Dio offre al popolo, il suo stesso Figlio che muore sulla Croce, vale anche, in particolare, per gli sposi, a detta di Francesco, che “non sopportano il cammino” e vengono morsi dalle tentazioni dello scoraggiamento, dell’infedeltà, della regressione, dell’abbandono… Se si affidano a Lui, li guarisce con l’amore misericordioso che sgorga dalla sua Croce, con la forza di una grazia che rigenera e rimette in cammino sulla strada della vita coniugale e familiare: «L’amore di Gesù – sottolinea Papa Bergoglio -, che ha benedetto e consacrato l’unione degli sposi, è in grado di mantenere il loro amore e di rinnovarlo quando umanamente si perde, si lacera, si esaurisce. L’amore di Cristo può restituire agli sposi la gioia di camminare insiemeperché questo è il matrimonio: il cammino insieme di un uomo e di una donna, in cui l’uomo ha il compito di aiutare la moglie ad essere più donna, e la donna ha il compito di aiutare il marito ad essere più uomo».

Il Papa è poi tornato a sottolineare che il cammino a cui gli sposi sono chiamati non è un cammino liscio, senza conflitti, non sarebbe umano, ma questa è la vita! E ha offerto e il suo consiglio: «È normale – osserva Papa Francesco – che gli sposi litighino: è normale. Sempre si fa. Ma vi consiglio: mai finire la giornata senza fare la pace. Mai. È sufficiente un piccolo gesto. E così si continua a camminare». Al termine, l’augurio del Papa: «Vi auguro, a tutto voi, un bel cammino: un cammino fecondo; che l’amore cresca. Vi auguro felicità. Ci saranno le croci: ci saranno! Ma sempre il Signore è lì per aiutarci ad andare avanti. Che il Signore vi benedica!».

About Davide De Amicis (4359 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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