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Abruzzo: “Tra le regioni più colpite da Hiv, epatite b, c e sifilide in Europa”

"Tutto questo - spiega Antonello Salvatore, responsabile del Centro Train de vie gestito dall’associazione On the Road - accade perché, rispetto al passato, c’è stata una regressione nella consapevolezza della cultura sanitaria delle persone, soprattutto in merito a malattie quali l’Hiv o la Sifilide"

Lo ha affermato il professor Giustino Parruti, direttore dell’Unità operativa Malattie Infettive dell’Ospedale Civile di Pescara. Tra le cause: rapporti non protetti, prostituzione e poca prevenzione

«L’Abruzzo è tra le regioni, italiane ed europee, a far registrare uno dei più alti tassi di presentazione tardiva (malattia conclamata) dell’infezione da Hiv, epatite b (Hbv), epatite c (Hcv) e sifilide». È questo l’allarme lanciato ieri dal professor Giustino Parruti, direttore dell’Unità operativa Malattie Infettive e Tropicali dell’Ospedale Santo Spirito di Pescara, direttore del convegno sulla prevenzione della presentazione tardiva delle infezioni croniche latenti a trasmissione sessuale, svoltosi sabato presso l’aula magna del nosocomio alla presenza di numerosi esperti.

Giustino Parruti, direttore Unità operativa Malattie infettive Ospedale Civile

Giustino Parruti, direttore Unità operativa Malattie infettive Ospedale Civile

Infatti, in Abruzzo due terzi degli infetti lo sono da Hiv, in presenza del virus dell’Aids in presentazione tardiva, mentre il restante 50% degli infetti lo è da epatite b e c: tutti aventi un’età media di 40 anni. Numeri, questi ultimi, decisamente più elevati rispetto a quelli relativi alle regioni settentrionali: «Le cause – spiega il professor Parruti – di ciò ci fanno risalire agli anni precedenti al boom economico, quando in Abruzzo si faceva ricorso a pratiche paramediche e medicali con l’utilizzo di strumenti a rischio, provocando una forte diffusione di queste infezioni trasmissibili anche per via ematica oltre che sessuale. E poi c’è stato il forte contributo della tossicodipendenza negli anni ’80 e ’90  quando i Ser.d, al contrario di quanto avviene oggi, non riuscivano a controllare l’azione di diffusione dei virus».

A questi fattori, bisogna aggiungere l’aggravante della latenza dei virus, silenti nella fase iniziale del contagio e ormai incontrollabili quando essi si manifestano: «Stimiamo – conferma il direttore dell’Unità operativa Malattie Infettive e Tropicali dell’Ospedale Civile – che nella nostra regione, al massimo, il 40-50% degli infetti sappia di avere questo tipo di infezioni, che sono lentamente evolutive e inizialmente non intaccano la voglia di vivere della persona, né la sua valenza sessuale, ma neanche l’elevata capacità di trasmissione del virus».

Fortunatamente, in questo contesto altamente rischioso la Asl di Pescara, sostenuta dalla Regione Abruzzo, dallo scorso 1 febbraio 2014 ha avviato una massiccia campagna informativa e preventiva, attraverso l’attivazione del sito web www.failtestanchetu.it: «In questo spazio – sottolinea l’infettivologo – è possibile avere l’accesso diretto al test, effettuabile in maniera riservata e in presidi diversi dal luogo di residenza, nonché a un quiz per autovalutare il proprio livello di rischio di esposizione ai virus e tutte le informazioni necessarie per raggiungere il livello massimo delle cure».

Così, al termine del primo anno di progetto, i risultati sono stati più che positivi: «Il 6,6% – annuncia Parruti – delle persone che si sono sottoposte al test, sono risultate positive all’Hiv, all’Hbv, all’Hcv, alla sifilide o alla loro combinazione, il che vuol dire che proseguendo così incideremo pesantemente nella diagnosi precoce di questi virus latenti che, in questa fase, possono essere curati garantendo un prospettiva di vita pari a quella di chi non è infetto».

Antonello Salvatore, coordinatore Centro Train de Vie

Antonello Salvatore, coordinatore Centro Train de Vie

E le ultime operazioni di Polizia dimostrano come siano sempre più dilaganti i fenomeni della tratta di donne e dello sfruttamento della prostituzione, entrambi direttamente collegati al preoccupante e vertiginoso aumento di casi di malattie veneree e sessualmente trasmissibili, Hiv, epatite b, c e sifilide, in Abruzzo: «Tutto questo – spiega Antonello Salvatore, responsabile del Centro polifunzionale Train de vie gestito dall’associazione On the Road, realtà ultraventennale impegnata nel contrasto della prostituzione – accade perché, rispetto al passato, c’è stata una regressione nella consapevolezza della cultura sanitaria delle persone, soprattutto in merito a malattie quali l’Hiv o la Sifilide».

Sono gli stessi clienti a richiedere rapporti non protetti alle prostitute, agevolando il contagio

Sono gli stessi clienti a richiedere rapporti non protetti alle prostitute, agevolando il contagio

Malattie veneree e sessualmente trasmissibili, invece, più che mai presenti a partire dal degradato contesto della prostituzione: «Sono quasi esclusivamente i clienti – denuncia Salvatore – a richiedere alle prostitute rapporti non protetti per avere un rapporto completo non mediato dal contraccettivo, arrivando ad offrire cifre maggiori e per questo le stesse organizzazioni criminali che gestiscono la tratta, sollecitano le donne ad assecondare i clienti».

E dato che i richiedenti sono per lo più mariti, fratelli, cugini apparentemente insospettabili e che queste malattie al primo stadio sono latenti, ecco che si diffondono a macchia d’olio: «In questo contesto sociale – sottolinea il responsabile di Train de vie – caratterizzato da una maggiore libertà sessuale, nel quale i rapporti si moltiplicano, un uomo che contrae una malattia da una prostituta la contagerà facilmente a sua moglie, la quale potrebbe contagiare qualcun altro e così via».

Queste dinamiche, dunque, rendono fondamentali dei servizi di riduzione del rischio come le unità di strada di On the Road che settimanalmente incontrano le prostitute ascoltandole, informandole sui rischi e accompagnandole ai servizi sanitari: «Da giugno a dicembre 2014 – conclude Antonello Salvatore -, da Pescara verso nord, sono state 67 le donne ad usufruire di 118 accompagnamenti sanitari».

About Davide De Amicis (4359 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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