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Quattrocento giovani in Parlamento per chiedere più impegno per la pace

E’ accaduto stamani nell’Aula della Camera dei Deputati, a Montecitorio, presso la quale la delegazione di giovani ha partecipato ad un dibattito promosso dal Movimento dei Focolari

Quattrocento giovani di tutto il mondo, dalla Malesia alla Repubblica democratica del Congo ai Paesi del Medio Oriente, stamani hanno riempito l’auletta semicircolare di Montecitorio per lanciare un appello al Parlamento italiano, Europeo, all’Unesco e alle Nazioni Unite e chiedere un maggiore impegno delle istituzioni per la pace tra i popoli: «Per realizzare la fraternità universale – scrivono i ragazzi – non basta la buona volontà del singolo: siamo convinti, infatti, che sia necessaria un’azione politica diretta ad intervenire sulle cause dei conflitti e sulle condizioni che generano diseguaglianze».

L'aula della Camera dei Deputati a Montecitorio

L’aula della Camera dei Deputati a Montecitorio

L’appello è firmato dai “Giovani per un mondo unito” ed è stato presentato questa mattina a Roma nel corso di un incontro, promosso dal Movimento dei Focolari in occasione del settimo anniversario della morte della fondatrice Chiara Lubich, al quale ha partecipato anche la presidente della Camera Laura Boldrini.

Laura Boldrini

Laura Boldrini, presidente della Camera dei Deputati

Una mattinata all’insegna dello scambio di esperienze e vedute al quale hanno preso la parola anche politici, esperti di diritto internazionale ed economisti su dialogo, fraternità, economia. Sono risuonate nell’aula di Montecitorio dapprima le testimonianze dei ragazzi provenienti dal Libano, alle prese con una migrazione di milioni di persone da Siria ed Iraq, e poi dall’Africa, con la storia di giovani che nei Paesi colpiti da Ebola, che hanno rischiato la loro stessa vita per arrestare l’epidemia.

E anche dal Messico dove la lotta contro la criminalità organizzata ha seminato migliaia di vittime tra cui anche giornalisti e attivisti: «Siamo consapevoli – scrivono ancora i giovani – dello scenario globale attuale costellato da numerosi conflitti da cui scaturiscono fenomeni, come le migrazioni dei popoli, l’estrema indigenza e le ingiustizie sociali. Queste ferite ci coinvolgono direttamente e ci spingono a cercare soluzioni concrete, a cui volgiamo il nostro impegno personale».

Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari

Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari

Nell’appello i giovani chiedono alle istituzioni una serie di impegni: ridurre i finanziamenti pubblici destinati agli armamenti, al fine di garantire una redistribuzione più equa delle risorse; operare alla radice delle diseguaglianze per contrastare la miseria; rivedere i modelli di governance attuali; adottare un modello di legalità organizzata in opposizione a fenomeni criminali quali il narcotraffico, la tratta degli esseri umani, lo sfruttamento dell’ambiente e garantire un livello di istruzione primaria universale al fine di consentire il pieno sviluppo della persona umana e la sua capacità di autodeterminarsi.

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Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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