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“La nostra vita sia coerente tra quello che diciamo e quello che viviamo”

"A chi anche oggi vuole vedere Gesù - spiega il Papa -, i cristiani possono offrire tre cose: il Vangelo, il crocifisso e la testimonianza della nostra fede, povera, ma sincera. Ma principalmente nella coerenza di vita tra quello che diciamo e quello che viviamo"

Lo ha affermato ieri Papa Francesco, pronunciando l’Angelus in piazza San Pietro nella quinta domenica di Quaresima

Papa Francesco

«A chi anche oggi vuole “vedere Gesù”, perché lo cerca, o è rimasto alle catechesi ricevute da bambino, o forse ha perso la fede, i cristiani possono offrire tre cose: il Vangelo, il crocifisso e la testimonianza della nostra fede, povera, ma sincera. Il Vangelo: lì possiamo incontrare Gesù, ascoltarlo, conoscerlo. Il crocifisso: segno dell’amore di Gesù che ha dato sé stesso per noi. E poi una fede che si traduce in gesti semplici di carità fraterna. Ma principalmente nella coerenza di vita tra quello che diciamo e quello che viviamo, coerenza tra la nostra fede e la nostra vita, tra le nostre parole e le nostre azioni. Vangelo, crocifisso, testimonianza».

I fedeli che hanno assistito all'Angelus, nonostante la pioggia

I fedeli che hanno assistito all’Angelus, nonostante la pioggia

Lo ha affermato ieri Papa Francesco, pronunciando l’Angelus della quinta domenica di Quaresima affacciandosi in una piazza San Pietro gremita di fedeli, nonostante la pioggia battente. Questo nella domenica in cui il brano evangelico di riferimento ha posto l’attenzione sull’episodio del gruppo di greci di religione ebraica i quali, incuriositi da Gesù, chiedono ai suoi discepoli di poterlo vedere: «″Vogliamo vedere Gesù″Queste parole – riflette il Papa -, come tante altre nei Vangeli, vanno al di là dell’episodio particolare ed esprimono qualcosa di universale; rivelano un desiderio che attraversa le epoche e le culture, un desiderio presente nel cuore di tante persone che hanno sentito parlare di Cristo, ma non lo hanno ancora incontrato. Io desidero vedere Gesù: così sente il cuore di questa gente».

A chi vuole vedere Gesù, comunque, a detta del Santo Padre si può offrire il Vangelo. Così, al termine dell’Angelus, 50 mila Vangeli tascabili sono stati donati dal Papa e distribuiti alla folla anche da 300 senzatetto, un modo immediato per fare l’esperienza di luce e di bene che la pratica di leggere il Vangelo, un brano al giorno, porta con sé.

Ma tornando la Vangelo domenicale Gesù, incontrando quei greci, utilizza l’occasione per svelare qualcosa della sua identità, di quanto sta per accadergli: «Cristo – sottolinea il Pontefice – dichiara che sarà “innalzato da terra”, un’espressione dal doppio significato: innalzato perché crocifisso e innalzato perché esaltato dal Padre nella Risurrezione, per attirare tutti a sé e riconciliare gli uomini con Dio e tra di loro. L’ora della Croce, la più buia della storia, è anche la sorgente della salvezza per quanti credono in Lui».

Sempre con i greci, poi, Gesù paragona la sua Passione al chicco di grano che solo se muore porta frutto: «Dunque – osserva Papa Bergoglio -, la Croce è anche un segno di fecondità». Infine, al termine dell’Angelus, il pensiero principale è andato alla Giornata Onu dell’acqua che ricorreva ieri: «L’elemento – ricorda il Sommo Pontefice – più essenziale per la vita. Dalla nostra capacità di custodirlo e di condividerlo, dipende il futuro dell’umanità».

Da qui, l’esortazione alle autorità perché si impegnino maggiormente a tutelarla: «Incoraggio – conclude Papa Francesco – la Comunità internazionale a vigilare affinché le acque del pianeta siano adeguatamente protette e nessuno sia escluso o discriminato nell’uso di questo bene, che è un bene comune per eccellenza. Con san Francesco d’Assisi diciamo: “Laudato si, mi’ Signore, per sora aqua, / la quale è molto utile et humile et pretiosa et casta».

About Davide De Amicis (4359 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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