È bene - si legge negli Orientamenti pastorali - che ogni Chiesa particolare offra anche a loro la possibilità di vivere in prima persona, anche se a livello locale, una ‘festa della fede’, un evento forte di testimonianza, di comunione e di preghiera analogo a quelli internazionali, che hanno profondamente segnato l’esistenza di tanti giovani in ogni parte del mondo"
"In questi giorni - ricorda monsignor Valentinetti - più volte ho detto che il Signore ci interpellava per non essere una Chiesa del fare, ma una Chiesa dell’essere. Sì, forse questa è la grande conversione a cui siamo chiamati. Se siamo e saremo riconoscibili realmente, per la nostra identità sacerdotale e per la nostra identità di Chiesa, sicuramente potremo donare quel cammino di evangelizzazione che il popolo santo di Dio attende"
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