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“L’Expo è un’occasione propizia per globalizzare la solidarietà”

"Dobbiamo ringraziare il Signore - spiega Papa Francesco - per la scelta di un tema così importante, così essenziale… purché non resti solo un tema, purché sia sempre accompagnato dalla coscienza dei volti: i volti di milioni di persone che oggi hanno fame, che oggi non mangeranno in modo degno di un essere umano"

Lo ha affermato ieri Papa Francesco intervenendo, in collegamento video, all’inaugurazione dell’Expo 2015 di Milano dal tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”

Papa Francesco interviene, in collegamento video, all'inaugurazione dell'Expo 2015 di Milano

«L’Expo è un’occasione propizia per globalizzare la solidarietà. Cerchiamo di non sprecarla ma di valorizzarla pienamente!». Lo ha affermato ieri mattina Papa Francesco intervenendo, in collegamento video, alla cerimonia d’inaugurazione dell’Esposizione universale di Milano, dedicata al tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”: «Sono grato – esordisce il Papa – per la possibilità di unire la mia voce a quelle di quanti siete convenuti per questa inaugurazione».

Il Pontefice ha poi subito precisato che la sua è la voce del vescovo di Roma, che parla a nome del popolo di Dio pellegrino nel mondo intero: «È la voce – sottolinea – di tanti poveri che fanno parte di questo popolo e, con dignità, cercano di guadagnarsi il pane col sudore della fronte. Vorrei farmi portavoce di tutti questi nostri fratelli e sorelle, cristiani e anche non cristiani, che Dio ama come figli e per i quali ha dato la vita, ha spezzato il pane che è la carne del suo Figlio fatto uomo. Lui ci ha insegnato a chiedere a Dio Padre: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”».

Papa Francesco, sui maxi-schermi di Expo, pronuncia il suo messaggio

Papa Francesco, sui maxi-schermi di Expo, pronuncia il suo messaggio

Parlando del tema di Expo, il Pontefice ha osservato che anche di questo dobbiamo ringraziare il Signore: «Per la scelta – sottolinea il Santo Padre – di un tema così importante, così essenziale… purché non resti solo un tema, purché sia sempre accompagnato dalla coscienza dei volti: i volti di milioni di persone che oggi hanno fame, che oggi non mangeranno in modo degno di un essere umano».

Quindi l’auspicio: «Vorrei – confida Papa Bergoglio – che ogni persona, a partire da oggi, ogni persona che passerà a visitare l’Expo di Milano, attraversando quei meravigliosi padiglioni, possa percepire la presenza di quei volti. Una presenza nascosta, ma che in realtà dev’essere la vera protagonista dell’evento: i volti degli uomini e delle donne che hanno fame, che si ammalano, e persino muoiono, per un’alimentazione troppo carente o nociva».

Riprendendo, poi, un’espressione usata da san Giovanni Paolo II in un suo intervento alla Fao, Francesco ha evidenziato che il paradosso dell’abbondanza persiste ancora, malgrado gli sforzi fatti e alcuni buoni risultati: «Anche l’Expo – osserva il Sommo Pontefice -, per certi aspetti, fa parte di questo paradosso dell’abbondanza, se obbedisce alla cultura dello spreco, dello scarto, e non contribuisce ad un modello di sviluppo equo e sostenibile».

Di qui l’invito: «Facciamo in modo – esorta Papa Francesco – che questa Expo sia occasione di un cambiamento di mentalità, per smettere di pensare che le nostre azioni quotidiane – ad ogni grado di responsabilità – non abbiano un impatto sulla vita di chi, vicino o lontano, soffre la fame. Penso a tanti uomini e donne che patiscono la fame, e specialmente alla moltitudine di bambini che muoiono di fame nel mondo».

E ci sono altri volti che avranno un ruolo importante nell’Esposizione universalequelli di tanti operatori e ricercatori del settore alimentare: «Il Signore  – auspica il Papa – conceda ad ognuno di essi saggezza e coraggio, perché è grande la loro responsabilità. Che questa esperienza permetta agli imprenditori, ai commercianti, agli studiosi, di sentirsi coinvolti in un grande progetto di solidarietà: quello di nutrire il pianeta nel rispetto di ogni uomo e donna che vi abita e nel rispetto dell’ambiente naturale».

Per il Pontefice, inoltre, una grande sfida alla quale Dio chiama l’umanità del ventunesimo secolo è: «Smettere finalmente – rilancia – di abusare del giardino che Dio ci ha affidato, perché tutti possano mangiare dei frutti di questo giardino. Assumere tale grande progetto, dà piena dignità al lavoro di chi produce e di chi ricerca nel campo alimentare».

Ma, a detta del Papa, tutto parte dalla percezione dei volti: «E allora – aggiunge Papa Bergoglio – non voglio dimenticare i volti di tutti i lavoratori che hanno faticato per l’Expo di Milano, specialmente dei più anonimi, dei più nascosti, che anche grazie a Expo hanno guadagnato il pane da portare a casa. Che nessuno sia privato di questa dignità! E che nessun pane sia frutto di un lavoro indegno dell’uomo!».

In conclusione del suo videomessaggio, Papa Francesco ha così nuovamente auspicato: «Il Signore ci aiuti a cogliere con responsabilità questa grande occasione. Ci doni Lui, che è Amore, la vera energia per la vita: l’amore per condividere il pane, il nostro pane quotidiano, in pace e fraternità. E che non manchi il pane e la dignità del lavoro ad ogni uomo e donna».

About Davide De Amicis (4360 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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