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Giubileo della misericordia: “Sarà tematico, non sarà Giubileo del 2000”

Papa Francesco, il mercoledì delle Ceneri, darà il mandato ai missionari della misericordia, considerati un allungamento della sua presenza come segno di vicinanza, di tenerezza e di perdono: "I missionari - spiega Fisichella - dovranno essere sacerdoti pazienti, capaci di comprendere i limiti degli uomini, ma pronti ad esprimere l’afflato del buon Pastore, nella loro predicazione e nella confessione"

Lo ha annunciato ieri monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione, presentando il programma ufficiale dell’evento

Monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione, presenta il logo del Giubileo della misericordia

«È bene ribadire da subito, a scanso di equivoci, che il Giubileo della misericordia non è e non vuole essere il grande Giubileo dell’Anno 2000». Lo ha precisato monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, presentando ieri in sala stampa vaticana il Giubileo della misericordia, che si aprirà l’8 dicembre per concludersi il 20 novembre 2016: «Ogni confronto – spiega l’altro prelato ricordando, sulla scorta della Bolla d’indizione, che il Papa desidera che questo Giubileo sia vissuto a Roma così come nelle Chiese locali – è privo di significato perché ogni Anno Santo porta con sé la sua peculiarità e le finalità proprie».

Questo fatto, dunque, comporta un’attenzione particolare alla vita delle singole Chiese e alle loro esigenze: «In modo – precisa il presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione – che le iniziative non siano un sovrapporsi al calendario, ma tali da essere piuttosto complementari».

Monsignor Rino Fisichella, presenta il logo ufficiale del Giubileo della misericordia

Monsignor Rino Fisichella, presenta il logo ufficiale del Giubileo della misericordia

Per la prima volta nella storia dei Giubilei, inoltre, viene offerta la possibilità di aprire la Porta Santa – la Porta della Misericordia – anche nelle singole diocesi, in particolare nella cattedrale o in una chiesa particolarmente significativa o in un santuario di particolare importanza per i pellegrini: «Nella Bolla – nota monsignor Fisichella -, già il richiamo alla misericordia rompe gli schemi tradizionali. La storia dei Giubilei si caratterizza per la scadenza dei 50 e dei 25 anni. I due Giubilei straordinari hanno rispettato la scadenza dell’anniversario della redenzione compiuta da Cristo (1933/1983)».

Questo è invece un Giubileo tematico: «Si fa forte – puntualizza monsignor Rino Fisichella – del contenuto centrale della fede e intende richiamare la Chiesa alla sua missione prioritaria di essere segno e testimonianza della misericordia in tutti gli aspetti della sua vita pastorale».

E un altro elemento peculiare della Bolla, è il richiamo fatto da Papa Francesco all’Ebraismo e all’Islam: «Per ritrovare – riflette il presule – proprio sul tema della misericordia la via del dialogo e del superamento delle difficoltà che sono di dominio pubblico».

E un ulteriore tratto di originalità, per il relatore, è infine offerto dai missionari della misericordia: «Papa Francesco – conclude il presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione – darà loro il mandato il Mercoledì delle Ceneri con la celebrazione in san Pietro. I missionari dovranno essere sacerdoti pazienti, capaci di comprendere i limiti degli uomini, ma pronti ad esprimere l’afflato del buon Pastore, nella loro predicazione e nella confessione».

I missionari della misericordia, dovranno essere bravi predicatori e bravi confessori: «Dotati – continua Fisichella – di molta pazienza nei confronti dei limiti delle persone. Perché, come ama ripetere il Papa, “la confessione non è la dogana, la camera di tortura, ma un luogo di accoglienza, dove si comprende, si concede e si dà il perdono”».

È questo l’identikit tracciato dell’innovativa figura voluta da Papa Francesco, il quale desidera che i missionari della misericordia siano quasi un allungamento della sua presenza come segno di vicinanza, di tenerezza e di perdono. Quanto ai criteri della scelta con cui il Pontificio Consiglio selezionerà chi si candiderà a tale ruolo: «Sarà fatta – chiarisce monsignor Fisichella – in accordo con il vescovo, che conosce i suoi sacerdoti e può essere garanzia presso di loro. Ci si avvarrà anche dell’aiuto dei vescovi emeriti, perché hanno tanta esperienza e la possibilità di andare incontro a tante persone».

Nelle diverse diocesi, tra l’altro, nelle varie parti del mondo, ci sarà uno scambio tra una diocesi e l’altra, anche dal punto di vista linguistico: «I missionari della misericordia – ricorda il presidente del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione – saranno attivi soprattutto nel periodo della Quaresima, ma resteranno a disposizione per tutto il tempo dell’Anno Santo».

E il Giubileo della Misericordia, ovviamente, potrà essere seguito nei modi più disparati: «Stiamo studiando – annuncia monsignor Rino Fisichella – anche l’opportunità di una app per integrare al meglio l’informazione».

Intanto, il sito internet ufficiale del Giubileo – disponibile in sette lingue: italiano, inglese, spagnolo, portoghese, francese, tedesco e polacco – è già stato pubblicato all’indirizzo www.iubilaeummisericordiae.va, accessibile anche all’indirizzo www.im.va.

Nel sito si potranno trovare le informazioni ufficiali sul calendario dei principali eventi pubblici, le indicazioni per la partecipazione agli eventi con il Santo Padre e ogni altra comunicazione ufficiale relativa al Giubileo. Le diocesi, attraverso questo strumento, potranno ricevere informazioni e suggerimenti pastorali, iscriversi per far conoscere il loro pellegrinaggio e comunicare le iniziative diocesane.

Al sito web, inoltre, sono collegati diversi social network (Facebook, Twitter, Instagram, Google Plus e Flickr) con i quali si potrà essere aggiornati sulle iniziative del Santo Padre e seguire in tempo reale tutti gli eventi più importanti.

Quanto agli appuntamenti specifici, il primo avvenimento in calendario per il Giubileo della Misericordia è dedicato a tutti coloro che operano nel pellegrinaggio, e si svolgerà dal 19 al 21 gennaio: «È – rimarca Fisichella – un segno che intendiamo offrire per far comprendere che l’Anno Santo è un vero pellegrinaggio e come tale va vissuto. Chiederemo ai pellegrini di compiere un tratto a piedi, per prepararsi a oltrepassare la Porta Santa con spirito di fede e di devozione. Preparare quanti operano in questo settore per andare oltre la sfera del turismo è decisivo e il fatto che loro per primi si facciano pellegrini, potrà essere di grande aiuto».

Il 3 aprile, sarà la volta di una celebrazione per tutto il variegato mondo che si ritrova nella spiritualità della misericordia, mentre tutto il mondo del volontariato caritativo sarà chiamato a raccolta il 4 settembre; il 9 ottobre sarà la giornata della spiritualità mariana.

E poi, il 6 novembre spicca il Giubileo dei carcerati: «Questo giubileo – annuncia l’arcivescovo – non avverrà solo nelle carceri, ma stiamo studiando la possibilità perché alcuni carcerati possano avere l’opportunità di celebrare con Papa Francesco in san Pietro il loro Anno SantoCelebrare il Giubileo dei carcerati nella basilica di san Pietro, è un espresso desiderio del Papa».

La conferenza stampa di presentazione del Giubileo della misericordia

La conferenza stampa di presentazione del Giubileo della misericordia

 

Un’attenzione particolare verrà riservata ai giovani: il 24 aprile sarà la giornata dedicata ai ragazzi del “dopo Cresima”. I diaconi celebreranno il loro Giubileo il 29 maggio, i sacerdoti il 3 giugnoIl 25 settembre sarà il Giubileo dei catechisti e delle catechiste.

Il 12 giugno quello degli ammalati e dei disabili. Insomma, il calendario degli eventi giubilari dovrà essere letto in una triplice prospettiva: «Gli eventi – precisa il presule – organizzati che prevedono una grande affluenza di popolo, alcuni segni che Papa Francesco compirà in modo simbolico raggiungendo alcune periferie esistenziali per dare di persona testimonianza della vicinanza e dell’attenzione ai poveri, ai sofferenti, agli emarginati e a quanti hanno bisogno di un segno di tenerezza e iniziative dedicate ai tanti pellegrini, che giungeranno a Roma singolarmente e senza un’organizzazione alle spalle».

Quanto ai segni che compirà direttamente il Papa verso le periferie, monsignor Fisichella ha spiegato che questi momenti avranno un valore simbolico: «Ma – avverte il presidente del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione – chiederanno ai vescovi e ai sacerdoti di compiere nelle loro diocesi lo stesso segno in comunione con il Papa, perché a tutti possa giungere un segno concreto della misericordia e della vicinanza della Chiesa».

Inoltre, come segno concreto della carità del Papa, che rimanga come memoria di questo Giubileo, verrà effettuato un gesto significativo venendo incontro a una realtà bisognosa nel mondo, per esprimere la Misericordia in un aiuto concreto e fattivo.

Infine, per i tanti pellegrini che giungeranno a Roma singolarmente e senza un’organizzazione alle spalle: «Saranno individuate – rende noto l’alto prelato – alcune chiese del centro storico, dove potranno trovare accoglienza, vivere momenti di preghiera e di preparazione per attraversare la Porta Santa con la preparazione più coerente con l’evento spirituale che si celebra».

Insomma, tutti i pellegrini che giungeranno a Roma avranno un percorso privilegiato per attraversare la Porta Santa: «Per consentire – conclude Fisichella – che l’evento sia vissuto in modo religioso, con sicurezza e al riparo dalle intemperie dell’abusivismo, che ogni giorno sembra investire i milioni di persone che giungono nei luoghi sacri della cristianità».

About Davide De Amicis (3928 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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