"Fratelli, sorelle - invoca monsignor Valentinetti -, che il Signore ci conceda il suo spirito di sapienza, d'intelletto, di consiglio, di fortezza, di scienza, di pietà e di santo timore di Dio, perché questa santità che chiama a metterci alla scuola di Gesù buon pastore, possa fruttificare per il bene di questa comunità, per il bene della nostra diocesi e per il bene della nostra patria. Preghiamo per la nostra patria, perché veramente sia all’altezza del compito che la sta sfidando per la nostra Europa e per il mondo intero"
"Oggi - spiega don Gentili -, dinanzi a questo esodo di popoli e di famiglie occorre scendere da cavallo, come il buon samaritano, e farsi prossimi: è l’unico modo per uscire dalla globalizzazione dell’indifferenza denunciata da Papa Francesco. Farsi prossimo e prendersi cura, significa anche aiutare a addomesticare quella cattiva consigliera che è la paura della differenza e fa vedere il fratello come un nemico da cui difendersi"