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A Montesilvano si va a scuola di intercultura

Domani a Palazzo Baldoni il racconto delle esperienze locali di mediazione culturale nelle scuole

Giovani alunni stranieri imparano l'Italiano

“L’approccio interculturale, esperienze locali e prospettive” è il titolo del convegno che si terrà domani, giovedì 25 giugno, a partire dalle 16:30 nella Sala Di Giacomo a Palazzo Baldoni.

L’appuntamento, organizzato dalla Fondazione Caritas in collaborazione con il Comune di Montesilvano, rientra nell’ambito del progetto M.O.S.A.I.C.O., (Mediazione e Orientamento Sociale Attraverso Intercultura e Comunità) finanziato dal Fondo Europeo per I’Integrazione dei Cittadini dei Paesi Terzi 2007-2013, che ha permesso di svolgere numerose azioni sul territorio rivolte agli alunni di recente immigrazione e alle loro famiglie.

Un pomeriggio ricco di spunti e riflessioni nella tavola rotonda cui prenderanno parte il direttore dell’Azienda Speciale, Eros Donatelli con un intervento su “La città di Montesilvano: situazione della popolazione straniera e servizi  per l’integrazione”; Simona D’Intino della Fondazione Caritas che illustrerà “Il progetto MOSAICO: attività realizzate e ricadute sul territorio”; un rappresentante dell’Istituto Comprensivo I. Silone, che parlerà de “La rete interistituzionale quale strumento di valorizzazione delle risorse locali”; un delegato dell’Istituto comprensivo Troiano Delfico che illustrerà “Il protocollo di accoglienza degli alunni stranieri: buone prassi applicate”. La mediatrice interculturale Zulima Memba Del Olmo descriverà “Il ruolo del mediatore nella promozione del dialogo tra le culture”; Silvia Nanni dell’Università degli studi dell’Aquila su “L’approccio interculturale nella scuola”; e Federica Fidanza del Centro Studi Sociali “Don Silvio De Annuntiis” di Scerne di Pineto con un intervento su “La mediazione interculturale come prospettiva professionale: dalle conoscenze alle competenze. La qualifica regionale di mediatore interculturale”.

«La nostre scuole – spiega l’assessore al sociale Ottavio De Martinis – presentano situazioni dove l’inclusione sociale e interculturale diventa urgente e necessaria. Ecco perché abbiamo sostenuto e portato avanti insieme alla Caritas questo progetto, che con la firma del protocollo è ormai divenuto operativo. Questo convegno rappresenta un’ulteriore occasione per fornire a chi opera nel mondo della scuola ulteriori strumenti per affrontare tali situazioni».