Nel 1966 la prima esecuzione della cosiddetta «Messa beat» segnò un vero punto di svolta nella musica liturgica. In una chiesa su cui spirava il vento variabile del Concilio Vaticano II, quell’esperimento musicale divise il popolo cattolico sull'introduzione della musica leggera nella liturgia, tanto che S.S Paolo VI durante il suo difficile pontificato fu chiamato a pronunciarsi in merito.Tra continuità o discontinuità la prima «messa beat» innescò indirettamente un processo spontaneo che cambiò dal basso il modo di suonare e cantare nelle parrocchie italiane.
"Oggi la nostra madre Terra geme – avverte il Papa - e ci avverte che ci stiamo avvicinando a soglie pericolose. Voi siete forse l’ultima generazione che ci può salvare, non esagero"
"Il 2014 - spiega Antonio Marchesi, presidente di Amnesty international Italia - si caratterizza, purtroppo, per il numero di atrocità commesse dai gruppi armati, che utilizzano tattiche barbariche ma allo stesso tempo sanno usare bene i social media. Le risposte giuste non arrivano e c’è il timore che tra due anni la situazione peggiori"