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“Vedere, avere compassione, insegnare: questi i verbi del Pastore”

"Vedere e avere compassione - spiega il Papa -, sono sempre associati nell’atteggiamento di Gesù: infatti il suo sguardo non è lo sguardo di un sociologo o di un fotoreporter, perché egli guarda sempre con gli occhi del cuore. Questi due verbi, vedere e avere compassione, configurano Gesù come Buon Pastore"

Lo ha affermato ieri Papa Francesco, presiedendo l’Angelus in piazza San Pietro nel ricordo del suo ultimo viaggio apostolico in America latina

Papa Francesco durante l'Angelus

«Vedo che siete coraggiosi con questo caldo in piazza, complimenti!». Lo ha affermato, ieri mattina, Papa Francesco, alla recita dell’Angelus, rivolgendosi ai pellegrini presenti in piazza San Pietro.

Commentando il passo del Vangelo di Marco, in cui Gesù ha compassione delle tante persone che lo cercano, il Pontefice ha evidenziato che: «L’evangelista – continua il Pontefice – ci offre un’immagine di Gesù di singolare intensità, ‘fotografando’, per così dire, i suoi occhi e cogliendo i sentimenti del suo cuore».

Così, riprendendo i tre verbi di questo suggestivo fotogramma: vedere, avere compassione, insegnare, il Santo Padre li ha definiti i verbi del Pastore: «Il primo e il secondo – spiega il Papa -, vedere e avere compassione, sono sempre associati nell’atteggiamento di Gesù: infatti il suo sguardo non è lo sguardo di un sociologo o di un fotoreporter, perché egli guarda sempre con gli occhi del cuore. Questi due verbi, vedere e avere compassione, configurano Gesù come Buon Pastore».

Anche la sua compassione, non è solamente un sentimento umano: «Ma è la commozione del Messia – sottolinea il Santo Padre – in cui si è fatta carne la tenerezza di Dio. E da questa compassione nasce il desiderio di Gesù di nutrire la folla con il pane della sua Parola, cioè di insegnare la Parola di Dio alla gente. Gesù vede, Gesù ha compassione, Gesù ci insegna. È bello questo!».

Quindi la confidenza di Papa Bergoglio: «E io ho chiesto al Signore – rivela – che lo Spirito di Gesù, Buon Pastore, questo Spirito, mi guidasse nel corso del viaggio apostolico che ho compiuto nei giorni scorsi in America Latina e che mi ha permesso di visitare l’Ecuador, la Bolivia e il Paraguay.

Il Sommo Pontefice ha ringraziato Dio con tutto il cuore per questo dono, i popoli dei tre Paesi per la loro affettuosa e calorosa accoglienza ed entusiasmo, le autorità per la loro accoglienza e collaborazione, vescovi, sacerdoti, persone consacrate e tutte le popolazioni per il calore con cui hanno partecipato: «Con questi fratelli e sorelle – ricorda Papa Francesco – ho lodato il Signore per le meraviglie che ha operato nel Popolo di Dio in cammino in quelle terre, per la fede che ha animato e anima la sua vita e la sua cultura. E lo abbiamo lodato anche per le bellezze naturali di cui ha arricchiti questi Paesi».

Il Papa ha, quindi, sottolineato che il Continente latino-americano ha grandi potenzialità umane e spirituali, custodisce valori cristiani profondamente radicati, ma vive anche gravi problemi sociali ed economici: «Per contribuire alla loro soluzione – avverte il Pontefice -, la Chiesa è impegnata a mobilitare le forze spirituali e morali delle sue comunità, collaborando con tutte le componenti della società».

Quindi un appello sulle sfide future a cui la Chiesa sarà chiamata a dire la propria: «Di fronte alle grandi sfide che l’annuncio del Vangelo deve affrontare – aggiunge il Santo Padre -, ho invitato ad attingere da Cristo Signore la grazia che salva e che dà forza all’impegno della testimonianza cristiana, a sviluppare la diffusione della Parola di Dio, affinché la spiccata religiosità di quelle popolazioni possa sempre essere testimonianza fedele del Vangelo».

Infine, alla materna intercessione della Vergine Maria, che l’intera America Latina venera quale patrona col titolo di Nostra Signora di Guadalupe, Francesco ha affidato i frutti di questo indimenticabile viaggio apostolico».

About Davide De Amicis (4381 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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