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In arrivo la carta d’identità per i senza fissa dimora pescaresi

"Abbiamo pensato - illustra Roberta Casalini, responsabile pescarese della Comunità di Sant’Egidio - che dare la possibilità a queste persone di avere la carta d’identità, possa aiutarli a reinserirsi nella società riacquistando un po’ di speranza, perché tutto questo può portare ad avere l’assistenza sanitaria e a richiedere di usufruire di un alloggio popolare. Così vogliamo evitar loro rassegnazione e indifferenza"

E’ questa l’iniziativa intrapresa dal Comune di Pescara, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, per garantire ai senzatetto diritti essenziali

Roberta Casalini, responsabile pescarese Comunità di Sant'Egidio

Roberta Casalini, responsabile pescarese Comunità di Sant’Egidio

Alcuni senzatetto presenti in città che dormono alla stazione ferroviaria potranno riavere la carta d’identità del Comune di Pescara. Una decisione che è il felice traguardo di una procedura di collaborazione fra l’amministrazione comunale e la Comunità di Sant’Egidio, affinché le persone senza fissa dimora di cittadinanza italiana possano avere un documento capace di garantire loro alcuni essenziali diritti: «Abbiamo pensato – annuncia Roberta Casalini, responsabile pescarese della Comunità di Sant’Egidio – che dare la possibilità a queste persone di avere la carta d’identità, possa aiutarli a reinserirsi nella società riacquistando un po’ di speranza, potendo avere diritto all’assistenza sanitaria e alla richiesta di un alloggio popolare. Così vogliamo evitar loro rassegnazione e indifferenza».

I costi del rilascio dei documenti, 5,42 euro l’uno, in questa fase iniziale non saranno a carico né dell’ente, né dell’associazione Sant’Egidio, né degli interessati: «Nella mattinata di martedì – spiega Laura Di Pietro, assessore comunale all’Anagrafe – si è svolta una riunione operativa alla presenza dei tecnici e dei dirigenti del Settore, dei rappresentanti della Comunità di Sant’Egidio e anche di alcuni senzatetto che hanno manifestato la volontà di dotarsi del documento e che vengono seguiti dall’associazione che, assieme ad altre, è molto attiva nel soccorso di senza fissa dimora».

Laura Di Pietro, assessore all'Anagrafe del Comune di Pescara

Laura Di Pietro, assessore all’Anagrafe del Comune di Pescara

Infatti, nel corso di un incontro avuto alla stazione, dove erano presenti l’assessore Giuliano Diodati e il presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli, è parso chiaro il senso di lontananza che alcuni di loro provano nei confronti dell’istituzione Comune: «L’idea – racconta l’assessore Di Pietro – nasce proprio dall’esigenza di avvicinare le istituzioni, per intervenire ulteriormente su una realtà presente e già seguita dall’Ente per i risvolti soprattutto sociali, ma anche per assicurare loro cure e un’attenzione maggiore».

Il documento, infatti, servirà loro a sentirsi cittadini di Pescara e ha per questo una valenza simbolica, ma è anche preliminare all’esercizio di diritti: «Solo chi è residente, per esempio, – osserva Laura Di Pietro – per alcuni anni a Pescara avrà diritto di partecipare ai bandi per l’edilizia residenziale pubblica. Inoltre, avere un documento di identità in corso di validità permetterà di accedere all’assistenza sanitaria e la possibilità di farsi seguire sotto il punto di vista anche medico da strutture pubbliche, onlus e private e peraltro assicurerà una migliore conoscenza degli interessati da parte dei Servizi Sociali del Comune».

don Marco Pagniello, direttore Caritas Pescara

don Marco Pagniello, direttore Caritas Pescara

Le prime cinque carte sono state richieste martedì e saranno pronte nei prossimi giorni. Tutti i richiedenti erano già in possesso di residenza in “via della Posta”, l’indirizzo che per convenzione viene riconosciuto a chi non ha un tetto: «Nei prossimi giorni – conclude l’assessore all’Anagrafe – si provvederà a coinvolgere anche gli altri possibili interessati, che sono in totale circa una decina, dando assistenza nella procedura richiesta dalla legge: compilazione del modulo davanti a due testimoni. Alla Comunità di Sant’Egidio il ringraziamento per averci sollecitato prima e condiviso poi questo percorso».

Una notizia, quest’ultima, accolta con favore anche dalla Caritas che, tra i suoi compiti istitutivi, assolve proprio quello dell’ospitalità dei senza fissa dimora: «Va un plauso all’iniziativa – commenta don Marco Pagniello, direttore della Caritas diocesana – che ha portato i senzatetto dalla condizione di invisibili e allontanati a cittadini titolari di diritti e servizi».

About Davide De Amicis (3616 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Oltre ad essere redattore del portale La Porzione.it è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa metropolitana di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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