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“Bisogna amare per servire le persone, non le ideologie”

"Il servizio guarda sempre il volto del fratello, tocca la sua carne, sente la sua prossimità fino in alcuni casi a soffrirla, e cerca la sua promozione. Per tale ragione il servizio non è mai ideologico, dal momento che non serve idee, ma persone"

Lo ha affermato ieri Papa Francesco, pronunciando l’omelia della Santa messa presieduta a Cuba nel secondo giorno del suo viaggio apostolico americano

Papa Francesco

«Occorre non cadere nelle tentazioni del servizio che si serve e farsi carico gli uni degli altri per amore, lontani dallo sguardo che giudica». Lo ha affermato ieri pomeriggio Papa Francesco, presiedendo la Santa messa in piazza della Rivoluzione a Cuba nel suo secondo giorno del suo viaggio apostolico nell’America centro-settentrionale.

Una piazza che per l’occasione ha subito una metamorfosi, quella gremita da decine di migliaia di fedeli, perché oltre al ritratto murale del Che Guevara comparivano anche immagini di Gesù misericordioso, di Papa Francesco e di Madre Teresa di Calcutta: «Questo farci carico per amore – aggiunge il Pontefice, durante l’omelia – non punta verso un atteggiamento di servilismo, ma al contrario, pone al centro della questione il fratello: il servizio guarda sempre il volto del fratello, tocca la sua carne, sente la sua prossimità fino in alcuni casi a soffrirla e cerca la sua promozione. Per tale ragione il servizio non è mai ideologico, dal momento che non serve idee, ma persone».

Una conclusione, questa, a cui il Santo Padre è giunto commentando il Vangelo in cui i discepoli si chiedono chi sia il più grande tra di loro e il Papa spiega che Gesù sconvolge la loro logica, con la logica dell’amore che esalta i più piccoli, non i grandi, non quanti si sentono o vogliono essere superiori: «Lontano da ogni tipo di elitarismo – ammonisce Papa Bergoglio -, l’orizzonte di Gesù non è per pochi privilegiati capaci di giungere alla “conoscenza desiderata” o a distinti livelli di spiritualità. L’orizzonte di Gesù è sempre una proposta per la vita quotidiana, anche qui, nella nostra isola; una proposta che fa sempre sì che la quotidianità abbia un certo sapore di eternità».

Piazza della Rivoluzione gremita di fedeli a Cuba

Piazza della Rivoluzione gremita di fedeli a Cuba

È questo il grande paradosso di Gesù, che dice “Chi vuole essere grande serva gli altri e non si serva degli altri!”: «E servire – sottolinea il Sommo Pontefice – significa avere cura di coloro che sono fragili nelle nostre famiglie, nella nostra società, nel nostro popolo. Sono i volti sofferenti, indifesi e afflitti che Gesù propone di guardare e invita concretamente ad amare».

Amore che si concretizza in azioni e decisioni: «C’è un servizio – osserva Papa Francesco – che serve gli altri. Però dobbiamo guardarci dall’altro servizio, dalla tentazione del servizio che si serve degli altri. Esiste una forma di esercizio del servizio che ha come interesse il beneficiare i “miei”, in nome del “nostro”. Questo servizio lascia sempre fuori i “tuoi”, generando una dinamica di esclusione».

Da questo punto di vista, secondo il Papa, il popolo di Cuba ha delle ferite, come ogni popolo: «Ma sa stare – rileva il Santo Padre – con le braccia aperte». Quindi l’esortazione finale: «Non trascurare – conclude Bergoglio – la fragilità dei fratelli a causa di progetti che possono apparire seducenti, ma che si disinteressano del volto di chi ti sta accanto».

Al termine della Santa messaPapa Francesco ha quindi incontrato dapprima lo storico leader cubano Fidel Castro e poi l’attuale presidente cubano Raul Castro, con il quale ha intrattenuto un colloqui di 50 minuti.

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Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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