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“Courageous” ovvero il coraggio di essere padri

Quattro uomini, quattro agenti di polizia, provano a rispondere alla sfida più grande: «Cosa si aspetta Dio da me come padre?»

Film- COURAGEOUS

 Titolo Originale: Courageous

Regia: Alex Kendrick

Interpreti: Alex Kendrick, Ken Bevel, Ben Davies.

Produzione: USA

Genere: Drammatico

Anno: 2011

imagesTRAMA: In Georgia un gruppo di quattro poliziotti, dei quali due cristiani, gli altri due più lontani dalla religione, uno è divorziato e l’altro ha abbandonato la fidanzata perchè aspettava un bambino, fronteggiano quotidianamente sulle strade americane crimini e criminali di ogni tipo. Anche se il titolo “Coraggiosi” farebbe pensare al valore del loro mestiere, il film è incentrato sul “coraggio” richiesto ai quattro uomini per affrontare, tra le mura domestiche, una sfida alla quale nessuno è preparato: la paternità. Le vicende dei quattro poliziotti si alternano a quelle familiari, come accade in qualsiasi famiglia: padri che si dividono tra impegni di lavoro, problemi economici, svariate richieste da parte dei figli, confronto con le mogli sul modello educativo da perseguire. È allora tutto un susseguirsi concitato di difficoltà, responsabilità, incomprensioni ma anche grandi soddisfazioni. Un’improvvisa tragedia, che colpisce una delle famiglie, butterà tutti nel dolore, risvegliando nei quattro uomini la voglia di rimettersi in discussione per capire come diventare padri migliori. Per il protagonista, Adam, il processo di ricerca diventerà un vero e proprio cammino di conversione: rivedere il proprio rapporto con i figli, e con la moglie, alla luce della fede in Dio riscoperta dopo la tragedia subìta. Ai quattro poliziotti, durante lo svolgimento del film, si aggiunge un immigrato ispanico, disoccupato e attanagliato da problemi economici per sostenere la famiglia, ma dotato di un’esemplare fede nella Provvidenza di Dio. La fede risvegliata porterà Adam a scrivere un “decalogo”, un codice di comportamento per il “padre cristiano”, condiviso con convinzione anche dai colleghi e dall’amico ispanico. Dopo aver giurato di rispettare il decalogo, nel corso di una cerimonia ufficiale al cospetto di un mèntore, i cinque uomini intraprenderanno un personale processo di autentica conversione, che, nonostante varie difficoltà, permetterà loro di diventare uomini e padri migliori davanti a Dio e ai fratelli.

COMMENTO: All’uscita la critica stroncò Courageous, ritenendo fosse marcatamente religioso ai limiti del ridondante, mentre il pubblico lo premiò in America e, a distanza di anni, doppiato in molte lingue,  è distribuito in vari Paesi del mondo. Sicuramente il regista Kendrick, già in un film precedente, Fireproof, aveva mostrato di essere sensibile alle tematiche religiose, e la casa di produzione, la Sherwood pictures, è nata per volontà della chiesa cristiana evangelica, al fine di raccontare storie di uomini che cercano di mettere in pratica nella vita di tutti i giorni la Parola di Dio mandando un messaggio di speranza al mondo. Nel film i temi religiosi e gli spunti di riflessione sono comunque equilibrati, alternandosi a scene d’azione, con i tipici inseguimenti sulle strade americane, il tutto condito da una buona dose di ironia e sentimento. In Courageous, il regista, propone una riflessione sul tema della paternità, precisamente su cosa significhi essere un “padre cristiano”. Non si tratta, si badi bene, di stabilire quale sia il modello di padre migliore, se il “buon padre di famiglia” o il “padre cristiano”; piuttosto, nel film, si cerca di indagare quale sia quel quid che contraddistingue il padre cristiano. Senza svelare la trama del film, quando la famiglia del protagonista – Adam – è colpita da una tragedia, l’uomo si mette in discussione, perché sente di non svolgere bene il compito di padre e di cristiano, e torna a chiedersi: «Cosa si aspetta Dio da me come padre?». Adam, come ogni buon padre di famiglia, fino ad allora si è impegnato ad essere un «padre buono quanto basta»: è stato presente con i figli nei limiti di quanto gli permetta il lavoro; ha lavorato per il sostentamento materiale della famiglia; si è confrontato con la moglie sul progetto educativo da adottare. Ad un certo punto, però, Adam si chiede: “Dio, ad un padre, chiede ‘solo’ questo?”. Leggendo le sacre Scritture, in un personale processo di conversione, Adam comprende che il “padre cristiano” non risponde solo davanti a sé del proprio operato; il suo essere un buon padre è strettamente legato alla qualità della relazione che ha con Dio, perché Dio stesso gli ha fatto dono di un figlio e da Dio sarà giudicato per questo. Il fine del padre cristiano non si esaurisce nell’essere presente e nel dare al figlio ciò di cui necessita materialmente e spiritualmente; ma, come dice Adam: «Dio vuole che mi rivolgo all’uomo che c’è in mio figlio». L’essenza di un padre cristiano è contribuire a realizzare l’umanità del figlio: insegnargli ad amare Dio e i fratelli. Capito questo, Adam, scrive un “decalogo” del “buon padre”, sottoscritto dagli amici e dai colleghi, che in sostanza è un codice di comportamento, in base al quale il padre si impegna ad amare i figli e la moglie come Dio ci ha amato. Se il padre cristiano riuscirà a fare questo, compirà l’alta vocazione che Dio gli ha assegnato: «Essere la rappresentazione dell’esistenza di Dio». Se c’è una buona relazione con il Padre, gli uomini saranno buoni padri e buoni figli. Perché il modello del “padre” si tramanda di figlio in figlio.

RIFLESSIONI: Per riflettere sul ruolo della paternità, al fine di individuare meglio quale sia il quid che contraddistingue il padre cristiano, ciascuno potrebbe stilare il proprio decalogo come fanno i protagonisti del film. Possiamo farlo tutti: chi è già padre, chiaramente; le donne perché condividono con gli uomini la vocazione alla genitorialità; i figli, per riflettere sulla relazione con i propri padri – ricordando che il modello del “padre” si tramanda di figlio in figlio; tutti gli uomini di buona volontà, perché, come ricorda il film alla fine, ci sono tanti ragazzi il cui padre è assente per varie ragioni, e dei quali si potrebbe diventare “mèntore” insegnando come essere uomini responsabili, davanti a Dio e ai fratelli.

Trailer-COURAGEOUS