"Il vaccino non basta - sottolinea monsignor Tommaso Valentinetti -. Si deve continuare ad esercitare un’attenzione, che non deve fare abbassare la guardia. Non è il momento dello scoraggiamento, così come non lo è dell’allarmismo, portando alla confusione e alla paura. E quest’ultima, in particolare, è a sua volta portatrice di gesti e situazioni non controllabili. La paura viene dal Maligno, dal diavolo, ed è il modo per mettere in difficoltà le persone. Non dobbiamo dimenticare che, nel paradiso terrestre, quando l’uomo sente i passi di Dio nel giardino, ha paura perché si è accorto di essere nudo. Non vorrei che ci stessimo prendendo la stessa paura di fronte al Covid, perché pensiamo di essere nudi, di non essere coperti"
Caritas e Migrantes rilanciano l’appello ad una rapida approvazione della legge sulla cittadinanza (licenziato dalla Camera e ora al vaglio del Senato) che prevede l’introduzione dello “ius soli” in forma temperata (uno dei genitori deve avere il permesso di soggiorno da almeno un anno) e un iter particolare per i minori stranieri arrivati da piccoli in Italia: "Nonostante le carenze per favorire l’acquisizione della cittadinanza per naturalizzazione - afferma don Francesco Soddu -, riteniamo sia comunque importante che i nostri politici diano un segnale chiaro di risposta alla volontà di integrazione delle nuove generazioni"
"Noi portiamo il messaggio di cantare sempre - sottolinea Vincenzo Di Nicolantonio, direttore della Corale “Poco meno degli angeli” -. Il corista ogni volta che chiude gli occhi non lo fa perché vuole allontanarsi o vuole escludere l’ascoltatore, ma lo fa perché chiede all’ascoltatore di immergersi con lui anche se all’inizio si ha paura perché c’è il buio, ma è proprio nel profondo che si vedono le cose più belle"
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