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La religione non demolisce

Ho Chi Minh City, buddisti e protestanti in difesa di una scuola cattolica: “Non demolitela!”.

Laicità dello Stato”, “dialogo interreligioso”, “libertà di scelta educativa”, “libertà di religione”? Sono solo temi per discettare nei convegni, o sui quali scontrarsi con la lama dei pregiudizi e degli stereotipi, oppure reali diritti da conoscere ancor prima di difendere? Dal lontano Vietnam arriva una risposta all’altezza delle domande, da dedicare tutta all’occidente laicista e secolarizzato più per partito preso che per ragionevole convinzione.

Nella città più grande del Vietnam, Ho Chi Minh City, le autorità locali avevano annunciato la distruzione della scuola elementare cattolica di Thủ Thiêm, gestita dalle suore Amanti della Santa Croce. Leader di tutte le religioni si sono schierati dalla parte della diocesi di Ho Chi Minh City, al fine di evitare l’abbattimento della scuola; più di tremila persone, tra cui buddisti, protestanti, redentoristi e fedeli di religioni tribali, hanno partecipato ad una veglia in chiesa, hanno dato vita ad una fiaccolata all’esterno e sono rimasti tutta la notte sotto la pioggia, esponendo cartelloni con la richiesta di non demolire la scuola. Membri della religione Cao Đài, buddisti, buddisti Hòa Hảo e protestanti hanno partecipato alla protesta, dicendo di sostenere con forza il diritto alla scuola e il riconoscimento della libertà di religione per la comunità cattolica delle suore Amanti della Santa Croce. «Dopo aver sentito che la scuola di Th Thiêm stava per essere distrutta – dice p. Ngô Gia Thế – moltissimi fedeli delle parrocchie sono venuti alla congregazione delle suore per chiedere alle autorità locali di sospendere lo sgombero dell’area»; così, il 25 ottobre, le autorità di Ho Chi Minh City hanno sospeso la demolizione della scuola, dichiarando di «aver cambiato “progetto” in merito alla vicenda».

Perché una mobilitazione di questa portata, perché appartenenti ad altre religioni si sono mostrati così interessati alle sorti di una scuola cattolica? La risposta, dalla quale c’è solo da imparare, viene dalla dichiarazione ufficiale rilasciata dal Consiglio interreligioso del Vietnam. Tutta la comunità locale di Ho Chi Minh City – si legge nella nota – si oppone alla demolizione della scuola perché riconosce il lavoro virtuoso svolto dalle suore della congregazione Amanti della Santa Croce di Thủ Thiêm, in Vietnam fin dal 1840: «La congregazione ha lavorato con bambini e persone della comunità con attività spirituali, caritatevoli e sociali. Inoltre, ha costruito tre scuole elementari situate in un’area di quattro chilometri quadrati. Gli istituti educativi hanno portato molti benefici culturali ed etici per le giovani generazioni e la gente che vive nella comunità». Tra le varie attività create sul territorio, godono particolare apprezzamento le cosiddette ‘Lớp Tình Thương’ (lezioni di carità) e i corsi di letteratura avviati per aiutare migliaia di ragazzi che vivono in condizioni difficili.

La sospensione dell’abbattimento della scuola cattolica in Vietnam dimostra come un autentico dialogo interreligioso si costruisca sull’onesto riconoscimento dei frutti che ogni comunità religiosa produce, a vantaggio del bene comune e del progresso di tutti; dall’altra parte, un potere politico propriamente laico dovrebbe tutelare la libertà di religione di tutti invece di impedire quella di “alcuni”.

[fonte Asia News]