"Non c'è soltanto una collaborazione – approfondisce don Michele Gianola, direttore dell’Ufficio nazionale per la Pastorale vocazionale Cei -, ma un riconoscere la preziosità di entrambe le vocazioni, il matrimonio e il ministero ordinato, ma anche la vita consacrata, al laicato vissuto come un battesimo nel mondo. Perché la Chiesa cresce imparando gli uni dagli altri, ricorda Papa Francesco nella “Christus vivit”, al modo del poliedro e non di un’unità monolitica. Per cui, tessere collaborazione a creare reti, riconoscere le preziosità, le vocazioni le une dalle altre, certamente farà emergere quella comunione che già ci lega perché facciamo parte del corpo di Cristo"
«I bambini soffrono di insonnia, attacchi d’ira e perfino disturbi mentali – racconta il portavoce italiano dell’Unicef -. A Kharkiv, grazie al lavoro dei nostri volontari, è stata inoltre decorata la scala di una stazione della metropolitana con disegni realizzati dai bambini durante un corso d’arte dell’Unicef. Finora 4,3 milioni di bambini sono stati sfollati dalle loro case e altri milioni hanno un disperato bisogno di sicurezza, stabilità e protezione"