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“Ai politici vengono chieste competenza, onestà morale e sacrificio”

"L’agire politico - afferma Bagnasco - deve essere umile, nel segno del servizio e non del potere. Non deve essere supponente e arrogante e – quanto più ha il dovere e il potere di decidere per tutti – è chiamato ad essere altamente consapevole delle difficoltà a individuare il bene comune e a perseguirlo. È chiamato a dire la verità sempre senza esibire se stesso"

Lo ha affermato mercoledì il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, celebrando a Roma la Santa messa di Natale in presenza dei politici

Il cardinale Angelo Bagnasco presiede la messa pre-natalizia, in presenza degli esponenti politici

«Competenza, onestà morale, sacrificio. È quanto viene chiesto a coloro che hanno ricevuto dal popolo l’onore e il dovere di servire il Paese».

Lo ha ricordato mercoledì sera il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, durante la Messa in preparazione al Natale per i senatori e i deputati della Repubblica.

A seguire il tradizionale rito pre-natalizio nella chiesa romana di Santa Maria sopra Minerva c’erano, tra gli altri, il presidente del Senato Pietro Grasso, il ministro dell’Interno Angelino Alfano, il leader dell’Udc Pierferdinando Casini, il senatore Mario Mauro e l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta.

Il cardinale ha centrato la sua riflessione sull’Anno Santo della misericordia indetto da Papa Francesco: «Il Giubileo – afferma Bagnasco – è motivo di riflessione, di preghiera e di conversione per ogni singolo cristiano, così da poter contagiare al meglio ogni dovere, nella Chiesa come nella società civile, nella famiglia come nell’ampio mondo del lavoro e nella politica».

Nel corso dell’omelia, il presidente della Cei ha ricordato che nelle Sacre Scritture per parlare della misericordia di Dio vengono usate diverse parole: «C’è il termine “hesed” – spiega l’alto prelato – che significa “fedeltà”. Che cosa dice questa parola alla politica? Dice che essa deve essere affidabile per i cittadini, altrimenti si espande uno spirito di sfiducia verso chi li rappresenta e – ciò che sarebbe peggio – verso le stesse istituzioni».

Insomma, l’agire politico deve essere umile: «Nel segno del servizio – aggiunge il cardinale Angelo Bagnasco – e non del potereNon deve essere supponente e arrogante e – quanto più ha il dovere e il potere di decidere per tutti – è chiamato ad essere altamente consapevole delle difficoltà a individuare il bene comune e a perseguirlo. È chiamato a dire la verità sempre senza esibire se stesso».

Successivamente il porporato ha ricordato anche il termine “rahamin” che rimanda, come significato, al ventre materno: «Questo riferimento – precisa -, evoca che l’amore di Dio è fecondo, cioè genera vita. Tale è la vera misericordia. Anche qui vediamo in controluce il volto della missione politica: essa o sostiene ogni forma di vita, o produce forme di vita buona per tutti – specialmente per i poveri e deboli -, oppure è autoreferenziale».

Qui entra il discorso sulla verità: «Per generare vita buona – sottolinea Bagnasco – bisogna sapere qual è la vita buona. Essa non deriva necessariamente dal desiderio di ciascuno, ma da una visione più alta e complessiva che richiede fatica intellettuale, disinteresse personale, libertà interiore».

E, a detta del presidente dei vescovi italiani, la vita dipende moltissimo dal lavoro ed esso, a sua volta, genera altra vita, fiducia e futuro: «Pregate – l’invito conclusivo del cardinale Bagnasco, rivolto agli esponenti politici presenti – per il nostro amato Paese. Sia esso servito con grande cuore e sacrificio, con la capacità di guardare al presente con le sue pungenti difficoltà, ma anche al futuro delle generazioni».

About Davide De Amicis (4199 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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