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L’83% dei giovani italiani desidera essere utile nella comunità in cui vive

Dal focus emerge anche che il 74,2% dei giovani tra i 18 e i 34 anni in Italia si dichiara disposto a svolgere attività di volontariato. Rispetto ai coetanei degli altri Paesi europei è più marcata la disponibilità a mettere a disposizione il proprio tempo per svolgere attività di solidarietà (69,5% Spagna; 61,3 Regno Unito; 60,7% Polonia; 57,5% Francia; 56% Germania). Gli under 34 nel nostro Paese sono, inoltre, quelli più sensibili sulla necessità di essere adeguatamente informati su ciò che accade

Lo afferma un focus sulla partecipazione sociale e politica realizzato dall’Osservatorio giovani del “Toniolo” assieme all’Agenzia nazionale giovani

Un gruppo di giovani - Foto pre-pandemia

«I ragazzi italiani si distinguono dagli altri Paesi europei per il desiderio di essere parte attiva nel promuovere il bene della propria comunità: il valore più elevato, infatti, è quello dell’Italia (83,4%), seguita dalla Spagna (circa 81%), mentre si scende sotto il 70% in Gran Bretagna, Francia e Germania».

Lo attesta una nota dell’Istituto Toniolo di Milano: sono dati emersi dal focus sulla partecipazione sociale e politica realizzato dall’Osservatorio giovani del “Toniolo” assieme all’Agenzia nazionale giovani. I dati derivano da due indagini rappresentative dei giovani tra i 18 e i 34 anni. La prima è stata condotta a inizio ottobre 2016 su un campione di oltre 6 mila giovani italiani. La seconda è stata condotta a metà luglio 2016 sui sei Paesi dell’Unione europea più popolosi, inclusa la Gran Bretagna (gli altri sono Italia, Francia, Germania, Spagna e Polonia), su un campione di circa mille giovani in ciascun Paese.

I ragazzi italiani, dunque, presentano un grande desiderio di essere soggetti attivi nei processi di cambiamento e miglioramento del territorio in cui vivono. Le nuove generazioni nel nostro Paese si trovano con maggiori ostacoli nell’entrata piena del mondo del lavoro, nella realizzazione dei propri progetti di vita, ma anche meno nel coinvolgimento nell’impegno sociale rispetto ai coetanei degli altri paesi avanzati. Eppure il loro desiderio di essere partecipativi e di contare è alto.

Dal focus emerge anche che il 74,2% dei giovani tra i 18 e i 34 anni in Italia si dichiara disposto a svolgere attività di volontariato. Rispetto ai coetanei degli altri Paesi europei è più marcata la disponibilità a mettere a disposizione il proprio tempo per svolgere attività di solidarietà (69,5% Spagna; 61,3 Regno Unito; 60,7% Polonia; 57,5% Francia; 56% Germania). Gli under 34 nel nostro Paese sono, inoltre, quelli più sensibili sulla necessità di essere adeguatamente informati su ciò che accade, secondo il Toniolo.

Sul tema del lavoro il valore elevato tra le preoccupazioni dei giovani assegnato in Italia (86,9%), Spagna (83,2%) e Polonia (83,6%) riflette anche la maggior difficoltà e il maggior clima di incertezza sul percorso occupazionale che vivono i giovani in tali Paesi. La Germania (che si attesta al 71,4%) è la nazione con più bassa percentuale di Neet tra i Paesi qui considerati e non sorprende notare che l’attenzione verso il tema del lavoro risulta più bassa».

About Davide De Amicis (4357 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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