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Censis: “Senza stranieri interi territori sono a rischio spopolamento”

Anche gli immigrati nel nostro Paese fanno meno figli (-15,3% nell’ultimo anno), adeguandosi al modello demografico europeo: "La debolezza delle politiche familiari - si legge nel rapporto Censis - sta scoraggiando anche gli immigrati, che vedevano nei figli uno strumento di crescita e di riscatto sociale. Negli ultimi anni si è registrato un progressivo adattamento della popolazione straniera al nostro modello demografico, fatto di pochi figli partoriti in età avanzata"

Lo ha rilevato il Censis, sulla base di un’analisi realizzata nell’ambito del programma “Fuori dal letargo: soluzioni per una buona crescita”

«Senza stranieri interi territori sono a rischio spopolamento». Lo dice oggi il Censis, sulla base di un’analisi realizzata nell’ambito del programma “Fuori dal letargo: soluzioni per una buona crescita”.

Secondo l’istituto statistico, gli immigrati salvano dall’estinzione i comuni più piccoli e frenano il declino demografico nelle città più grandi: «In una Italia in declino demografico – spiegano gli esperti del Censis -, con un numero di nati mai così basso dal 1861, ci sono 841 comuni in cui nell’ultimo quinquennio (2010-2015) la popolazione è cresciuta esclusivamente grazie agli immigrati».

Giuseppe De Rita, presidente del Censis

Giuseppe De Rita, presidente del Censis

In questi comuni, che si trovano in ogni area del Paese e hanno dimensioni diverse, risiedono quasi 13,9 milioni di abitanti, ovvero il 23% della popolazione. Le crescite maggiori si sono verificate a Collegiove nel Lazio (dove la popolazione nei cinque anni è aumentata del 13,3%), Camini in Calabria (+12,8%), Baranzate in Lombardia (+10%). Ma anche 51 comuni con più di 50 mila abitanti, negli ultimi cinque anni, avrebbero sofferto una contrazione demografica: negli ultimi cinque anni a Bologna la popolazione cresce di 17.010 residenti, ma i cittadini italiani sono 596 in meno e gli stranieri 17.606 in più.

A Torino si contano 16.209 residenti in più come risultato di una crescita di 28.780 stranieri e una diminuzione di 12.571 italiani. A Napoli i residenti aumentano di 11.413 unità, frutto di un incremento di 24.340 stranieri e di una diminuzione di 12.927 italiani.

Ma anche gli immigrati nel nostro Paese fanno meno figli (-15,3% nell’ultimo anno), adeguandosi al modello demografico europeo. Il Censis, in particolare, ha constatato che le nascite di figli da genitori stranieri, nell’ultimo anno, sono crollate rovinosamente: «La debolezza delle politiche familiari – si legge nel rapporto – sta scoraggiando anche gli immigrati, che vedevano nei figli uno strumento di crescita e di riscatto sociale. Negli ultimi anni si è registrato un progressivo adattamento della popolazione straniera al nostro modello demografico, fatto di pochi figli partoriti in età avanzata».

Si è passati dai 72.096 nati da entrambi i genitori stranieri del 2015 ai 61 mila stimati del 2016, con una riduzione del 15,3% assai superiore a quella dei nati da donne italiane, fra le quali le nascite si sono ridotte del 2,4%. Il risultato è che il tasso di fecondità delle donne straniere negli ultimi cinque anni si è ridotto da 2,4 a 2,0 figli per donna e l’età media al primo parto è arrivata a 28,7 anni, più vicina ai 32,3 anni delle italiane.

About Davide De Amicis (4358 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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