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Censis: “Per il 67,2% degli italiani è facile cadere da una classe sociale”

"Siamo una società – spiega il Censis - di persone convinte di avere sulla testa tetti insuperabili e sotto i piedi pavimenti friabili"

Sono alcuni dei dati risultanti da una ricerca del Censis sul welfare italiano, nell’ambito del progetto “Fuori dal letargo: soluzioni per una buona crescita”

 

«Il 67,2% degli italiani è convinto che oggi sia facile cadere in basso da una classe sociale all’altra. In particolare, il capitombolo sociale è ritenuto facile dal 69,3% dei millennials (nati a cavallo fra gli anni ’80 e i 2000), dal 67,6% dei baby boomers (nati tra il 1945 e il 1964) e dal 63,4% degli anziani».

Sono alcuni dei dati risultanti da una ricerca del Censis sul welfare italiano e le innovazioni necessarie per riattivare la mobilità sociale, condotta nell’ambito del progetto “Fuori dal letargo: soluzioni per una buona crescita”, realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo-Regione Lombardia. Secondo la ricerca, l’84,7% degli italiani ritiene che oggi sia difficile salire nella scala sociale e per il 52,2% è molto difficile.

Giuseppe De Rita, presidente del Censis

In particolare, è difficile per l’87,3% dei giovani, per l’85,7% dei baby boomers, per il 78,8% dei longevi: «Siamo una società – spiega il Censis – di persone convinte di avere sulla testa tetti insuperabili e sotto i piedi pavimenti friabili. Infatti, ritengono molto facile salire nella scala sociale quote residuali di giovani (solo il 12,7%) e di baby boomers (il 14,3%)».

L’ascesa sociale è considerata difficile dall’83,5% delle persone appartenenti al ceto medio, dall’86,6% delle persone che si autocollocano nella classe lavoratrice e anche dal 71,4% dei più abbienti: «Niente mobilità in alto e tanta paura di cadere in basso – aggiunge l’istituto di statistica, spiegando che è questa l’origine dell’insicurezza diffusa che gli italiani provano a curare accumulando cash subito pronto. Dal 2007 a oggi è aumentato di 133 miliardi di euro, pari al triplo del Pil di un Paese comunitario come la Croazia».

E se un tempo la mobilità sociale verso l’alto era il motore trainante della vitalità economica e sociale:  Oggi, in Italia, – conclude il Censis – il blocco verso l’alto e lo scivolo facile verso il basso generano inerzia da paura».

About Davide De Amicis (3615 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Oltre ad essere redattore del portale La Porzione.it è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa metropolitana di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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